PALERMO, 23 SETTEMBRE 2013 – Matteo Renzi non è di certo uno che le manda a dire: le sue ultime dichiarazioni arrivano dalla trasmissione di La7 Omnibus, dove il sindaco di Firenze è stato ospite. “Il governo non ha nulla da temere dal Pd: non siamo noi a fare ‘o fai così o te ne vai’. Quello lo fa Brunetta, non il Pd”.
“Non ho nessuna fretta di far cadere il governo – ha continuato Renzi – ma ho fretta di farlo lavorare”. Al centro delle sue parole c’è il governo del Paese; il problema risiede nella sua natura di alleanza di larghe intese, mentre al momento servirebbe capacità di azione, piuttosto che di rinvio, per non diventare “campioni mondiali di alibi”.
Renzi ha anche parlato del suo rapporto con Letta: “Un amico è quello che ti dice in faccia le cose, non quello che ti dice ‘tutto bene’ e poi ti accoltella alle spalle”. Altro argomento di punta, l’attuale situazione del Pd: “Un gruppo dirigente rancoroso ha cercato di buttare tutto in caciara. Non vogliono fare né il congresso né le primarie perché poi sanno che si volta pagina”.
Anche in questo caso, quindi, il sindaco di Firenze ha chiesto azioni, non rinvii: il Pd deve essere uno “strumento per cambiare l’Italia”, non uno strumento per cambiare le regole del congresso. “É patologico dividersi in base non alle idee ma ai cognomi, anche perché si rinuncia alla nobile fatica di pensare”. A chi gli ha chiesto se temesse di fare la stessa fine di Romano Prodi, Renzi ha infine risposto che non ha interesse a fare il premier in sé, quello che vorrebbe fare è cambiare l’Italia.
