Josefa Idem: parabola di una sportiva prestata alla politica

di Redazione

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Josefa Idem: parabola di una sportiva prestata alla politica

| lunedì 23 Settembre 2013 - 09:05

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PALERMO, 23 SETTEMBRE 2013 – Si dice che ad una donna non si debba mai chiedere l’età, ma possiamo ormai tranquillamente affermare che si tratta di un luogo comune superato.

 

Nessun problema quindi se diciamo che oggi sono 49 le candeline spente da Josefa Idem, campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 e politica di origini tedesche, naturalizzata italiana. Piuttosto che per i meriti sportivi, gli abitanti del Belpaese la ricordano per lo scandalo ICI-IMU della scorsa estate, che l’ha portata alle dimissioni da ministro del governo Letta. Eppure, per raccontare la sua storia, è giusto procedere con ordine e iniziare proprio dalla sua carriera sportiva, partita all’età di undici anni con la passione per la canoa: a 20 anni Josefa è entrata nella nazionale tedesca, per passare l’anno successivo al K1, il kayak individuale.

 

Il trasferimento in Italia è avvenuto nel 1988: dopo il matrimonio con l’allenatore Guglielmo Guerrini l’atleta ha preso la nuova residenza ed ha potuto iniziare a gareggiare per la nazionale azzurra già dalle olimpiadi dello stesso anno (è diventata cittadina italiana nel 1992). Dopo numerosi trionfi sportivi (tante le medaglie nel suo palmarès), all’età di 38 anni ha sospeso l’attività agonistica per la seconda maternità, ma è ritornata a gareggiare dopo poco più di un anno: si sono quindi aggiunti ulteriori successi, fino al ritiro definitivo dall’agonismo all’età record di 48 anni. A a partire dal 2001 l’impegno sportivo ha incontrato quello politico: fino al 2007 è stata assessore allo sport del Comune di Ravenna nelle liste de L’Ulivo, per poi diventare (a partire dal 2009) responsabile sport del Partito Democratico.

 

Da qui arriviamo al presente e al 2013, anno che Josefa dimenticherà difficilmente: nel mese di aprile è stata nominata ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili, ma dopo circa due mesi di mandato hanno cominciato a circolare voci su irregolarità nel pagamento di oneri previdenziali e nella gestione del suo patrimonio immobiliare. Nello specifico si è trattato di un evasione di ICI e IMU, conclusasi con il versamento di 3.000 euro per cinque anni di quote non pagate, dal 2007 al 2011 (per gli anni precedenti tutto è andato prescritto).

 

Nonostante in un primo momento la Idem avesse escluso l’ipotesi di dimissioni dalla carica ministeriale, lo scorso 24 giugno ha ufficialmente rassegnato le dimissioni. Tra le altre attività di Josefa ci sono collaborazioni con La Gazzetta dello Sport, impegni nel sociale, un libro autobiografico – dal titolo “Controcorrente” – pubblicato nel 2007 e apparizioni televisive.

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