PALERMO, 22 SETTEMBRE 2013 – Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha minacciato di dimettersi se l’Italia non manterrà gli impegni presi con l’Europa, e ha continuato a ribadire che, per rientrare nel limite del 3 per cento, servono circa 1,6 miliardi di euro.
“Ho una credibilità da difendere e non ho alcuna mira politica”, ha detto il ministro senza nascondere il disagio per le pressioni a cui è sottoposto dai partiti che sostengono il governo, soprattutto in merito all’aumento dell’Iva e sul capitolo Imu. Per il titolare del dicastero di via XX settembre, sarebbe necessario concordare una tregua e rinviare la questione al 2014 con la legge di Stabilità. “Io non mi metto alla disperata ricerca di un miliardo – spiega Saccomanni in un colloquio con il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli – se poi a febbraio si va a votare. Tutto inutile se una campagna elettorale è già iniziata”.