CATANIA, 22 SETTEMBRE 2013 – Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta sulla Sicilia, specialmente sul versante Orientale, nelle ultime ore. Numerosi i danni e un disperso nel Catanese. Le ricerche del 53enne, che ieri sera è stato travolto dall’acqua arrivata improvvisamente dal fiume Platani esondato a causa del violento acquazzone, sono riprese all’alba in contrada Anzalone di Capo Mulini, frazione marinara di Acireale.
Vi partecipano i sommozzatori dei vigili del fuoco, carabinieri di Catania, agenti del commissariato di Acireale e polizia locale. Secondo quanto riferito da più testimoni, l’uomo, che lavora come impiegato civile al Palazzo di Giustizia di Catania, era su uno scooter che stava per spostare nel tentativo di metterlo al riparo ed è stato sommerso dalla ‘piena’ arrivata improvvisa. Lo scooter è stato poi restituito dalla piena. A lanciare l’allarme erano state due coppie di giovani le cui auto erano state travolte dall’acqua. Sulla vicenda il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha aperto un’inchiesta conoscitiva, delegando il fascicolo al sostituto Agata Consoli.
“Il torrente non ha esondato o straripato – precisa in una nota il Comune di Acireale, in merito al maltempo di queste ore – le autovetture sono state investite da una bomba d’acqua perchè si trovavano all’interno del tracciato torrentizio”. “Gli alvei torrentizi sono di proprietà del demanio regionale. Il Comune non ha svolto alcuna opera di bitumazione del tracciato torrentizio in quanto non proprietario dei luoghi – aggiunge la nota – bitumazione che sarebbe di vecchia data, forse risalente ad alcuni decenni. Peraltro, malgrado per la giornata di ieri non fosse stato segnalato allarme particolare dalla centrale Soris, visto la pioggia, la Polizia municipale ha pattugliato le strade viciniori gli alvei fluviali o torrentizi, come accade in questi casi per via ordinaria”.
(Foto d’archivio)