CATANIA, 22 SETTEMBRE 2013 – Due squadre in crisi, a corto di punti e in cerca di un centro di gravità permanente. Che non arriva nemmeno dopo questo 0-0, ma contribuisce a tranquillizzare l’ambiente in vista del turno infrasettimanale.
Catania e Parma non si fanno male e rimangono guardinghe per novanta minuti in attesa dell’errore avversario. L’atteggiamento prudente è evidente sin dalle prime battute di gioco e condiziona tutti i 90 minuti. Le azioni veramente pericolose si contano sulle dita di una mano, gli attaccanti hanno poche occasioni per mettersi in mostra e a centrocampo infuria la battaglia, se così si può chiamare.
Poche palle goal, svilite da conclusioni perlopiù fuori dallo specchio. Gli unici a rendersi veramente pericolosi sono stati Plasil da una parte, con un diagonale che ha fatto davvero la barba al palo destro di Mirante, e Amauri dall’altra che con un tiro dal limite ha costretto Andujar ad esibirsi in una parata bassa in bello stile.
Al di là di questi episodi c’è stato veramente poco. Qualche calcio da fermo, azioni anche ben imbastite che non trovavano lo sbocco decisivo, ma veramente poche conclusioni degne di nota. L’unico veramente in palla, Biabiany, ha fatto di tutto per mettere i suoi compagni nelle condizioni di segnare, ma non c’è stato nulla da fare. Due velocità diverse, di pensiero e di giocata.
Alla fine questo punto consente ai due tecnici di preparare con più tranquillità le sfide di mercoledì. Il Parma avrà un altro scontro salvezza con un’Atalanta in crisi mentre il Catania dovrà andare a far visita a una Lazio con tanta voglia di rivalsa dopo il derby perso.
Le indicazioni del match sono abbastanza chiare. Ci sarà da soffrire per entrambe e sia Donadoni che Maran hanno ancora molto da lavorare. Il tecnico rossazzurro sembra patire l’assenza di un giocatore capace di creare superiorità in avanti come Gomez. La sua assenza non è stata ancora compensata, con il risultato che tutti si aspettano il doppio delle invenzioni da Barrientos.
Quest’ultimo, a sua volta, sembra la pallida copia del fantasista della scorsa stagione. Involuto, lento, incapace di dettare azioni degne di nota. Questa settimana Maran ha deciso di accentrarlo in una posizione da trequartista dietro l’unica punta, ma niente da fare. Il “Pitu” non riesce a ritrovarsi.
Lo stesso problema ce l’ha Donadoni al Parma con Cassano. Arrivato in pompa magna è stato praticamente invisibile fino ad oggi. Anche al Massimino la sua prova è stata insulsa, incolore e deludente, tanto che Donadoni ha poi deciso di lasciarlo negli spogliatoi. Molto più incisivo il suo sostituto Palladino che ha avuto il merito di mettere due volte Amauri davanti al portiere, e di servire un bel cross, non sfruttato da Parolo.
Un po’ meglio Amauri ma sembra che l’italo-brasiliano difetti ancora un po’ in condizione atletica. Condizioni che dovranno essere valutate per quanto riguarda Bergessio. Il perno della manovra avanzata di Maran è uscito dopo 35 minuti vittima di una probabile distorsione alla caviglia. Maxi Lopez ha cercato in tutti i modi di farlo rimpiangere e adesso che la presenza dell’ex Saint Etienne è in dubbio per mercoledì, Maran comincia ad avere qualche grattacapo in più.
La cronaca della partita:
PRIMO TEMPO
15:00 – Si parte. Catania in campo con la difesa a tre e due esterni abili in copertura come Alvarez e Monzon. In attacco Bergessio unica punta, supportato da Barrientos. Speculare il Parma, sceso in campo con un 3-5-2 leggermente più offensivo.
2′ – Catania subito vicno al goal con bergessio che devia un cross di Plasil ma non trova la porta per pochissimi centimetri
12′ – Il match si sta svolgendo soprattutto nelle zone centrali del campo. Poche le conclusioni verso la porta. Il terreno, reso lento dalla pioggia, non favorisce il bel gioco. Nessuna delle due si scopre più di tanto anche per evitare di porgere il fianco alle avanzate avversarie.
23′ – Barrientos cerca di illuminare il gioco del Catania, ma Bergessio ritarda a rientrare dal fuorigioco. Probabile azione da goal sfumata.
26′ – I rossazzurri tentano una conclusione verso la porta di Mirante con Guarente. Un rimpallo favorisce il tiro del centrocampista dal limite dell’area. Pallone che finisce largo alla destra del portiere.
29′ – Biabiany sulla fascia destra supera Monzon in velocità. Cross in mezzo ma né Cassano, né Amauri riescono a colpire. Il francese sta creando più di un grattacapo a Monzon, che soffre la velocità dell’esterno e la sua capacità di saltare l’uomo.
32′ – Bergessio zoppica. Maran manda Maxi Lopez a scaldarsi.
35′ – Legrottaglie in avanti su calcio d’angolo dalla sinistra. Il suo colpo di testa finisce alto sulla traversa.
36′ – Bergessio non ce la fa, probabile distorsione alla caviglia destra. Entra Lopez.
38′ – Cassano si sveglia dal suo torpore e prova una serpentina partendo da sinistra. Il tiro è però debole e Spolli respinge facilmente.
44′ – Catania pericoloso su calcio da fermo. La conclusione di Spolli viene però neutralizzata da Mirante.
45′ – Due minuti di recupero
47′ – Si chiude il primo tempo sullo 0-0. Risultato giusto, anche se il Catania ha avuto di più il pallino del gioco. Attacchi imprecisi da entrambe le parti.
SECONDO TEMPO
46′ – Comincia il secondo tempo. Il Parma si ripresenta in campo con una sorpresa: rimane negli spogliatoi Cassano, prova molto incolore la sua, rilevato da Palladino. Stessi undici che hanno terminato la prima frazione per il Catania, con Lopez che ha rilevato Bergessio dopo 35 minuti.
48′ – Ancora Biabiany mette a ferro e fuoco la corsia sinistra del Catania e mette in mezzo un pallone delizioso per Amauri. Prima conclusione ribattuta. Stesso destino per la rovesciata a seguire. L’ex juventino allarga le braccia: le maglie della difesa rossazzurra sono strettissime.
51′ – Il copione sembra lo stesso del primo tempo. Le squadre rimangono coperte in attesa di un errore avversario. Un punto servirebbe comunque a poco. Ad entrambe.
53′ – Tiro velleitario di Almiron da una trentina di metri. Mirante guarda il pallone scorrere oltre la linea di fondo.
58′ – Rapido contropiede del Parma che sfrutta un calcio d’angolo battuto male dal Catania. In tre contro tre Biabiany ha l’occasione di poter colpire. Il suo tiro viene deviato e Palladino si ritrova un pallone d’oro con Andujar leggermente fuori dai pali. L’assistente alza la bandierina, è fuorigioco.
60′ – Si rivede per un attimo l’Amauri di Palermo. Il brasiliano riceve palla al limite dell’area, mette a sedere il diretto marcatore e prova una conclusione dal limite che Andujar respinge in tuffo. Sopraggiunge Palladino che mette in mezzo per Parolo che non trova la porta da posizione defilata.
65′ – Sostituzioni da una parte e dall’altra. Maran toglie Almiron e decide di iirobustire l’attacco inserendo Boateng. Donadoni lascia tutto invariato con Obi al posto di Parolo
66′ – La partita si fa più dura. le squadre capiscono l’importanza dei punti in palio e stanno provando a forzare un po’ di più.
67′ – Il modulo del Catania, dopo l’ingresso di Boateng, è un 3-4-1-2.
73′ – Chiusura da tre punti di Lucarelli sul filtrante di Plasil diretto a Boateng. Il difensore blocca un pallone che avrebbe consentito al ghanese di trovarsi a tu per tu con Mirante
79′ – Catania vicinissimo al vantaggio con Plasil che sfrutta un rinvio maldestro della difesa ducale e sfiora il palo alla destra di Mirante. Palla fuori di pochissimi centimetri.
80′ – Il Parma sostituisce il suo uomo migliore, Biabiany, con Rosi. Donadoni sembra volersi accontentare del pareggio.
82′ – Spiovente di Palladino in area, Amauri sbuca alle spalle di Spolli ma il controllo non è dei migliori e il difensore argentino riesce a metterci una pezza deviando il pallone in angolo.
88′ – Il Parma reclama un rigore a seguito di una trattenuta din area di Bellusci su Amauri ma Mazzoleni è fermo nel non concederlo.
88′ – Maran vuole più spinta sulle fasce: fuori Barrientos, dentro Keko.
90′ – Quattro minuti di recupero.
94′ – Fischio finale di Mazzoleni. Il match si chiude con un nulla di fatto. Poche le occasioni da goal per entrambe le squadre. La paura di perdere ha avuto la meglio sulla voglia di vincere. Si tratta, però, di un pareggio che serve a poco, se non agli etnei per guadagnare il primo punto di questo campionato.
IL TABELLINO:
CATANIA (3-5-1-1): Andujar 6; Bellusci 5,5, Legrottaglie 6,5, Spolli 6,5; Alvarez 5,5, Plasil 6,5, Almiron 5,5 (65′ Boateng 5,5), Guarente 5,5, Monzon 5; Barrientos 5 (88′ Keko s.v.); Bergessio 6 (34′ M. Lopez 5).
A disposizione: Frison, Ficara, Biraghi, Capuano, Rolin, Gyomber, Tachtsidis, Freire, Petkovic. Allenatore: Rolando Maran.
PARMA (3-5-2): Mirante 6,5; Cassani 6, Felipe 6, Lucarelli 6; Biabiany 6,5 (80′ Rosi s.v.), Acquah 6,5, Marchionni 5,5, Parolo 5,5 (65′ Obi 5,5), Gobbi 5,5; Amauri 6, Cassano 4,5 (46′ Palladino 6).
A disposizione: Pavarini, Bajza, Benalouane, Mendes, Mesbah, Munari, Gargano, Sansone G., Okaka. Allenatore: Roberto Donadoni.
Arbitro: Mazzoleni 6.