ROMA, 21 SETTEMBRE 2013 – Guglielmo Epifani, segretario del Pd, ha proposto di tenere il congresso per le primarie del Pd l’8 dicembre. Nel partito però non tutti sembrano essere d’accordo.
Matteo Renzi è uno dei principali oppositori: il sindaco di Firenze infatti teme che si possa così andare incontro agli interessi di Bersani e Letta, facendo slittare il congresso all’anno nuovo. Una questione discussa insieme al deputato Gianni Cuperlo prima che si aprisse l’Assemblea Nazionale: a detta dei due, l’8 dicembre resta una data rischiosa e che può comportare eventuali incidenti di percorso.
Bersani propone invece un “congresso ordinato” in cui eleggere anche i segretari regionali prima del nazionale. Dunque se da un lato i renziani temono i tempi troppo lunghi per paura che il congresso non si svolga, dall’altro i bersaniani sospettano che Renzi punti a tenere aperta la finestra elettorale di primavera.
Molte tensioni e sospetti da entrambi i fronti. Epifani, così, sollecita la questione affermando che il 15 diventa già una data troppo lontana. L’argomento centrale dell’assemblea resta la volontà di parlare al Paese, riflettendo su ciò che è accaduto in passato, cercando di spiegare le cause che hanno portato allo stato attuale dell’Italia. Un tentativo, insomma, di voler riflettere sugli errori commessi ed evitare di commetterli nuovamente in futuro.
