PALERMO, 20 SETTEMBRE 2013 – C’è voluto più di un anno ma dopo una serie di indagini i carabinieri hanno arrestato stanotte una banda di criminali formata da quattro persone, con l’accusa di rapina in abitazione in concorso. Andrea Bruno, Antonino Vassallo, Giulia Guercio e Giovanni Sciurba, tutti e quattro pregiudicati (nella foto).
Tre dei quattro pregiudicati, Bruno, Vassallo e Sciurba, il 6 marzo del 2012 sono riusciti con l’inganno a entrare all’interno di una villa di Sferracavallo, a Palermo. Dopo aver legato e imbavagliato le due donne presenti in casa, tra cui la proprietaria, sono riusciti a portare via milleseicento euro in contanti, monili per il valore di 100 mila euro, una borsa Louis Vuitton e un trolley all’interno del quale deporre la refurtiva. I provvedimenti, emessi dal gip, Marina Petruzzella, sono scaturiti dalle indagini condotte dal sostituto procuratore della Repubblica, Francesco Grassi, insieme ai militari della Stazione Carabinieri di Palermo Partanna Mondello.
I carabinieri giunti sul posto hanno effettuato un sopralluogo che li ha portati a scoprire la presenza di una telecamera di sorveglianza. Attraverso le immagini estrapolate sono riusciti a risalire all’identità dei tre malviventi. Subito dopo l’identificazione i carabinieri hanno provveduto ad effettuare perquisizioni domiciliari che hanno portato al ritrovamento del trolley della proprietaria della villa, insieme alla borsa e ad alcuni dei gioielli trafugati. La donna stessa ha poi riconosciuto questi ultimi, confermando quanto rilevato dai militari.
Ma la vicenda ha un seguito. Infatti, in seguito a ulteriori indagini, i carabinieri sono riusciti ad appurare che Giulia Guercio si trovava in casa della donna in quanto debitrice verso quest’ultima di 20 mila euro. Inoltre, a seguito di questa rapina, la Guercio è riuscita ad estinguere una serie di debiti contratti con diversi esercenti della borgata ed ad acquistare un’automobile nuova. Indagando sui rapporti tra la donna e i tre rapinatori , i Carabinieri sono riusciti a provare quanto è stato attuato dai quattro soggetti per eseguire il colpo. La Guercio si è recata a casa della donna con la scusa dei debiti da saldare. Successivamente è riuscita a convincere la donna ad aprire ai malviventi, sostenendo che alla porta fosse suo marito che era venuto a prenderla. Dopo l’irruzione dei rapinatori, si è finta vittima innocente, mentre in realtà era la mente criminale della banda.
Probabilmente questa rapina non è stata l’unica compiuta dalla banda, ma in attesa di ulteriori riscontri e con l’intento di evitarne altre, data anche la crudeltà e la spregiudicatezza mostrate dai criminali, i carabinieri hanno arrestato i quattro alle prime luci dell’alba.
