Omicidio Lia Pipitone: trent’anni dopo, le iniziative e la rete di Centri di lotta alla violenza VIDEO

di Redazione

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Omicidio Lia Pipitone: trent’anni dopo, le iniziative e la rete di Centri di lotta alla violenza VIDEO

| venerdì 20 Settembre 2013 - 11:25

LIA PIPITONE

PALERMO, 20 SETTEMBRE 2013 – Sono state presentate stamattina in conferenza stampa le iniziative organizzate in occasione del trentennale della morte di Lia Pipitone, figlia del boss dell’Acquasanta uccisa per volontà del suo stesso padre. Lia si era rifiutata di obbedire alle dinamiche che il suo ruolo le avrebbe imposto e ha pagato questa scelta con la vita.

 

Una storia indimenticata e attuale, che continua a sopravvivere nella memoria e nel concreto operato del “Centro di Prevenzione, Ascolto e Lotta alla violenza” che a lei è stato intitolato, attivo a Palermo dallo scorso febbraio.

 

Ecco quanto prevede il programma delle commemorazioni: lo spazio “Tre Navate” dei Cantieri Culturali alla Zisa ospiterà il 23 settembre, a partire dalle 18, mostre, esposizioni, la presentazione di una graphic novel e un concerto tutto al femminile. L’operato del Centro intitolato a Lia, inoltre, ha superato i confini cittadini, per diventare una rete di Centri, cui hanno deciso di aderire altri Comuni siciliani.

 

Hanno presentato la nuova rete di Centri e l’evento del 23 settembre, Fabrizio Ferrandelli (deputato regionale del Pd e Vicepresidente della Commissione Antimafia all’ARS), insieme a Adriana Argento (responsabile del Centro “Lia Pipitone” di Palermo), Alessio Cordaro (figlio di Lia Pipitone) e Antonio Ferrante (Coordinatore di Area Comunicazione del Centro “Lia Pipitone” di Palermo).

 

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