PALERMO, 21 SETTEMBRE 2013 – Si chiama Mr. Peluche ed è un artista di Berlino. La sua è arte contemporanea, ovvero è una di quelle forme d’espressione universale che ti affascina, ti diverte, ti stupisce, ma che non puoi comprendere fino in fondo. Mr. Peluche è il re del porno in miniatura.
Piccole figure umane, quasi impercettibili ad occhio nudo, immortalate, nella loro fissità di sculture e nel fermo immagine di una fotografia, nel momento del massimo godimento, della ricerca dell’orgasmo. un mondo piccolo, ristretto, che sembra contrastare il volume troppo alto della società che ci circonda ma che nello stesso tempo ne identifica il piacere e lo spinge ai massimi livelli.
Le opere d’arte di Mr. Peluche, artista di Berlino la cui identità è rimasta a tutt’oggi misteriosa – comunica soltanto attraverso i suoi scatti e il Web – consistono in piccole bamboline, modellini (come quelli dei soldatini della Seconda guerra mondiale per intenderci) che lui riveste con la creta per renderli più formosi, dotati, e poi colora per renderli più vivi, veri, e poi incastra in posizioni che riproducono alcuni dei sogni erotici più spinti di uomini e donne. L’artista ha confessato che a volte, per aggiungere piccoli dettagli, come occhi, bocca o capezzoli, ha addirittura utilizzato i propri peli delle ciglia o delle sopracciglia come pennelli.
I soggetti, le composizioni, vengono poi ritratte minuziosamente in fotografie che rendono eterno quel momento fantastico (nel senso di appartenente alla fantasia) e cercano di distruggere le proporzioni fino a farci credere di essere lì, con il nostro subliminale voyerismo soddisfatto.
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“Pensare al sesso mi fa sentire come un angelo con un’elica al posto delle ali”, ha detto l’artista in una delle poche interviste che ha rilasciato. Oscuro il significato, così come il suo nome d’arte. Ma non come le sue opere che, pur se ci lasciano un po’ esterrefatti, sono in realtà piene di luce, di significato e di vita.