SIRACUSA,21 SETTEMBRE 2013 – L’informazione inizialmente trapelata parlava di un barcone, l’ennesimo, con 425 migranti. Presto però le agenzie battono di un cadavere, di un’altra tragedia del mare. Si tratta del corpo di una donna di 22 anni, una ragazza, Izdihar Mahm Abdulla, di origini siriane. Non ha superato la traversata, è morta durante il viaggio della speranza che stava affrontando con alcuni suoi familiari.
Il carro funebre, fermo sulla banchina del porto di Siracusa, ha atteso che gli uomini della Guardia Costiera, portassero a terra il corpo. Il medico legale, Francesco Coco, chiarirà le cause della morte nelle prossime oreLa ragazza viaggiava insieme ad altri 339 migranti su un barcone egiziano in metallo di 15 metri. Molti, come Izdihar, sarebbero profughi siriani ed egiziani; alcuni hanno raccontato di essere palestinesi. Tra i migranti 138 sono donne e bambini. L’imbarcazione sarebbe partita dall’Egitto una settimana fa.
La presenza nel Canale di un barcone in difficoltà era stata segnalata già nei giorni scorsi dalla Croce Rossa, ma solo ieri, grazie alla captazione di una chiamata di soccorso da parte di un aereo della Guardia Costiera che stava sorvolando un tratto di mare, si è riusciti a localizzare l’imbarcazione carica di migranti. Avviato il soccorso, sono stati dirottati nell’area un mercantile ed un rimorchiatore romeno che incrociava in zona nell’ambito dell’operazione Frontex. Il barcone e’ stato preso al traino dal pattugliatore, ora diretto al largo di Siracusa, dove i migranti saranno trasferiti a bordo di motovedette della Guardia Costiera per l’ingresso in porto.
Sei migranti che avevano bisogno di cure – 4 donne, di cui 2 incinte e 2 bambini, uno neonato – sono stati trasbordati su una motovedetta, giunta nel pomeriggio di ieri a Portopalo di Capo Passero. Gli altri, all’imboccatura del porto di Siracusa, sono stati fatti salire sulle imbarcazioni della Capitaneria e portati a terra. Gli inquirenti al termine delle operazioni di sbarco e identificazione cercheranno di capire se a bordo del barcone viaggiavano anche gli scafisti. Quello di questo pomeriggio è lo sbarco più grosso delle ultime settimane. Tre giorni fa, ma a bordo di 5 diverse imbarcazioni, erano approdati sulle coste siciliane circa mille migranti.
Un altro barcone con a bordo 115 migranti, tra i quali 25 bambini, è stato inoltre soccorso dalle motovedette della Guardia costiera a circa 35 miglia da Portopalo di Capo Passero, al largo delle coste siracusane. Il vecchio peschereccio, in precarie condizioni di navigazione, imbarca acqua e pertanto i militari stanno trasbordando i migranti sulle motovedette che faranno rotta su Portopalo dove è previsto che arrivino intorno alle 9.
Non sarà necessario effettuare l’autopsia sul corpo di Izdihar. Il cadavere nel corso della stessa nottata è stato sottoposto, all’obitorio dell’ospedale “Umberto I”, a ricognizione esterna dal medico legale Francesco Coco, incaricato dal sostituto procuratore della Repubblica Claudia D’Alitto che sta coordinando l’indagine. L’esame ha consentito di escludere la presenza di traumi o di qualsiasi altro segno di violenza. La morte della giovane, affetta da diabete, sarebbe riconducibile a una crisi per mancanza di insulina, così come era stato riferito agli investigatori dal padre che viaggiava con lei.
Il Comune provvederà al seppellimento nel cimitero di Siracusa; la tumulazione potrebbe avvenire già lunedì prossimo se i familiari della donna non dovessero avanzare diverse indicazioni. Intanto, sul fronte investigativo gli uomini del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione irregolare, speciale nucleo di intelligence della Procura di Siracusa, ha individuato quattro egiziani, che erano sul barcone approdato ieri sera, quali presunti “scafisti”. La loro posizione è adesso al vaglio della Procura siracusana.