PALERMO, 20 SETTEMBRE 2013 – La Cassazione annulla la condanna di Alberto Acierno. L’ex direttore generale della Fondazione Federico II era stato condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare 102 mila euro per spese che Acierno avrebbe sostenuto per fini personali.
In particolare, si trattava di conti per 81 puntate in tre mesi sul sito Casinolux per più di 15 mila euro, un viaggio alle Maldive, acquisti per 2.700 euro al Corte Ingles di Madrid, un acquisto di mobili a Castelbuono per 580 euro e oltre 1.000 euro per soggiorni negli alberghi Raya e La Piazza di Panarea, dove avrebbe fatto anche un rifornimento di carburante per una barca.
Per i giudici della Suprema Corte, come riporta oggi l’edizione palermitana di la Repubblica, la magistratura contabile non era competente a esprimersi sulla vicenda di Acierno in quanto l’ente da lui diretto, pur facendo capo all’Assemblea regionale siciliana, non è un ente di diritto pubblico. Quindi cade l’obbligo di risarcire il danno erariale.
Acierno, inoltre, è stato condannato in primo grado a sei anni e mezzo e all’interdizione dai pubblici uffici per peculato e appropriazione indebita dalla magistratura penale, che per lui ha stabilito anche il pagamento di una pena provvisionale pari a 144 mila euro, 102 mila per la Fondazione Federico II e 42 mila per l’Ars, entrambe costituitesi parte civile.