PALERMO, 20 SETTEMBRE 2013 – La cancellazione della prima rata dell’Imu potrebbe creare diversi problemi ai Comuni italiani. “I 2,4 miliardi che coprono la cancellazione della prima rata dell’Imu devono arrivare entro domenica, altrimenti tanti Comuni non avranno fondi per pagare gli stipendi di settembre”.
Questo è l’allarme lanciato dal presidente dell’Anci, Piero Fassino, in audizione alla Camera sul decreto legge sull’Imu. Immediata la risposta di Palazzo Chigi: “Considerata l’urgenza manifestata oggi dall’Anci, assicureremo le risorse ai comuni entro la settimana”.
Intanto una delegazione dell’Anci Sicilia incontrerà i capigruppo all’Ars di Pdl, Movimento 5 Stelle, Megafono e Partito dei Siciliani-Mpa. “Chiediamo al governo regionale e all’Ars, ciascuno per la propria parte – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario e segretario generale dell’Anci Sicilia – di impegnarsi a definire con il governo nazionale alcune questioni aperte, partendo dall’applicazione del federalismo fiscale in modo da evitare che la Sicilia rimanga ancora penalizzata dalla mancata attivazione dei fondi compensativi. Inoltre, ribadiamo la nostra disponibilità a sostenere le riforme istituzionali che la Regione vorrà portare avanti, a condizione che siano preventivamente discusse con i comuni”.
Durante gli incontri, la delegazione dell’Anci Sicilia illustrerà il documento nel quale sono evidenziate le ragioni della manifestazione regionale che il prossimo 26 settembre radunerà a Palermo tutti i sindaci siciliani. A fianco della manifestazione dei sindaci si è già schierato Fabrizio Ferrandelli del Pd: “Sarò a fianco dei 400 amministratori che hanno aderito alla manifestazione di Anci Sicilia che si svolgerà il 26 settembre a Palermo e nei prossimi giorni mi farò promotore di un incontro per decidere con loro come procedere sulle aree metropolitane e sui consorzi”.
“Le loro istanze – ha spiegato Ferrandelli – sono le mie e in questo momento storico, segnato da una crisi economico-sociale senza precedenti, occorre costruire un nuovo rapporto tra Regione ed Enti locali. Farò la mia parte perché ripartire dai territori e dai bisogni delle comunità locali significa ridare centralità all’azione dei sindaci e rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini, intervenendo con politiche in favore dello sviluppo economico e del welfare”.