PALERMO, 19 SETTEMBRE – Il 2019 è più vicino di quanto non si possa pensare e la corsa per diventare Capitale Europea della Cultura entra già da ora nel vivo: oggi la candidatura della città di Palermo ha ufficialmente tagliato l’ultima traguardo, quando nel pomeriggio la Giunta comunale ha deliberato l’atto che ne autorizza la presentazione al ministero dei Beni Culturali.
Domani il dossier raggiungerà quindi la città di Roma, per essere depositato insieme agli altri “Bid book” delle altre città nazionali in corsa. Non si ancora quante siano davvero, ma è certo che si va da una parte all’altra del Paese, con Torino, Venezia, Bergamo, Aosta, Perugia e Assisi e poi ancora Siracusa, Lecce, Taranto, Siena e Pisa, Reggio Calabria e Catanzaro, Ravenna, Mantova, Urbino, Caserta, Cagliari e L’Aquila.
Niente fughe di notizie dal ministero, per candidarsi c’è tempo fino alla mezzanotte di domani: solo al termine della scadenza l’elenco sarà ufficiale. Le candidature passeranno poi nelle mani del comitato ufficiale composto da 17 membri (7 nominati dalle istituzioni europee e 6 dalle istituzioni nazionali) che effettuerà una valutazione dei progetti, assisterà alle loro presentazioni e selezionerà i finalisti. A Palermo già da mesi fremono i preparativi e nella giornata di oggi grande soddisfazione è stata espressa dalle istituzioni cittadine: “É un giorno storico per la città – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – e per l’Amministrazione. La presentazione del dossier è solo il primo traguardo, adesso bisognerà raggiungere l’obiettivo finale attraverso un ancor più appassionato lavoro partecipativo che ci consentirà di essere ancora più orgogliosi della nostra palermitani”.
Alle sue parole fanno eco quelle di Francesco Giambrone, assessore alla Cultura: “Il risultato di oggi – ha detto – rappresenta la premessa indispensabile per entrare a pieno titolo nella competizione e per dare concretezza alla possibilità che Palermo possa essere Capitale Europea della Cultura nel 2019. Il lavoro più importante e delicato inizierà esattamente un minuto dopo la presentazione del nostro dossier”. Una candidatura che va oltre i documenti e diventa un marchio, “Palermo 2019”: la Giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo sulle sue modalità d’uso, per tutelarlo attraverso quanto previsto dalla registrazione effettuata presso la C.C.I.A.A. di Palermo – Servizi Brevetti e Marchi. Il marchio potrà essere concesso per finalità promozionali, per le iniziative promosse dall’Amministrazione, come eventi locali, nazionali o internazionali, fiere, spettacoli, incontri istituzionali, conferenze stampa, convegni, convention ed occasioni simili, ma anche per altre attività non promosse dall’Amministrazione, ma consone a finalità culturali e sociali.
Al centro di tutto ci sarà la valorizzazione del marchio “Palermo 2019” a livello nazionale o internazionale; l’utilizzo deve comunque intendersi sempre collegato all’iniziativa della candidatura della città a Capitale Europea della Cultura.