CATANIA, 19 SETTEMBRE 2013 – I sindacati edili di Catania fanno fronte compatto: “Sarà un autunno nero. Non possiamo limitarci,seppure si tratti di manifestazioni sincere, al dolore ed alla solidarietà”.
“Ci ritroveremo a giorni con migliaia di edili senza occupazione, senza nessun reddito e totalmente abbandonati al loro destino”, scrivono in una lettera aperta i segretari generali degli edili (Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) di Catania Claudio Longo, Nunzio Turrisi e Francesco De Martino. La missiva arriva all’indomani delle “dichiarazioni di lutto, sgomento e solidarietà” in seguito al suicidio dell’operaio disoccupato 62enne di Santa Maria di Licodia.
I sindacalisti denunciano l’indifferenza delle istituzioni locali, regionali e nazionali ”che, al di là delle grandi dichiarazioni, di fatto hanno lasciato il settore nel totale abbandono”. Le tre segreterie chiedono alle istituzioni di ”non tergiversare più e di avviare subito tutti gli atti e adempimenti per fare ripartire le opere pubbliche, senza le quali non si può parlare di sviluppo”. La richiesta é anche quella di una ”maggiore determinazione, impegno e responsabilità di tutti”.
”La nostra provincia e la nostra città – scrivono i tre segretari – hanno bisogno di opere infrastrutturali, indispensabili per lo sviluppo e per il rilancio dell’occupazione. Le sole buone volontà e gli annunci non bastano più”.
”Migliaia di lavoratori edili – aggiungono – sono ormai senza lavoro, gli ammortizzatori sociali non bastano ne per molti di loro sono in scadenza o peggio ancora, sono già scaduti”. Le tre sigle rivendicano ”il diritto al lavoro, con soluzioni immediate, precise e concrete” sostenendo che ”Catania ha bisogno di dare risposte esaurienti” chiedendo all’amministrazione comunale di comunicare a che punto è l’avvio delle opere edili programmate negli anni scorsi.