PALERMO, 19 SETTEMBRE 2013 – Vigilia di campionato movimentata per Gattuso. Il nuovo tecnico si trova a dover commentare le ultime uscite del presidente Zamparini che si dice molto preoccupato “per la mancanza di gioco della squadra e per il fatto che il tecnico non ha ancora trovato la quadratura del cerchio dal punto di vista del modulo e degli uomini”.
Gattuso ribatte alle accuse del presidente con la sicurezza che gli è propria: “Io sono tranquillo e vado avanti con le mie idee. Il presidente lo sa e conosceva le mie intenzioni riguardo al gioco da praticare con questa squadra”. Il tecnico però non nasconde le evidenti lacune sul piano del gioco: “Vero, dobbiamo migliorare. Ma la rosa attuale mi consente di stare tranquillo. E se non dovessi esserlo io con i giocatori che mi ritrovo, cosa dovrebbero dire gli altri allenatori?”.
La prossima avversaria è uno Spezia che sottotraccia punta almeno a una qualificazione playoff. Ma l’arrivo dei rosanero preoccupa anche loro. “Son venuto a sapere – racconta Gattuso – che hanno provato diversi moduli in settimana, e nonostante la partita casalinga, con ogni probabilità useranno un atteggiamento prudente. Sfrutteranno molto di più il contropiede e cercheranno di metterci in difficoltà rimanendo chiusi e utilizzando le ripartenze veloci”.
In vista della trasferta Gattuso pensa di tornare al modulo con due punte e un trequartista alle spalle: “In avanti giocheremo sicuramente con una mezzapunta e due punte, ma ci saranno cambiamenti anche negli altri reparti”. Interpellato su Hernandez, il tecnico è chiaro: “Abel ha avuto un infortunio importante, ed essendoci passato anch’io, so cosa significa recuperare da un problema come quello avuto da lui. Si fa fatica a far tutto – spiega l’ex milanista – ma lui è un giocatore di valore e lo dimostrerà in campo.
Zamparini è stato chiaro. Le partite con Spezia e Bari serviranno a chiarire ancora di più le idee alla società. Gattuso è convinto di poter fare di più a livello di manovra e di gioco, ma anche dal punto di vista comportamentale: “Ho subito delle espulsioni da deficiente (testuali parole –ndr-). Non riesco a rispettare le linee di demarcazione dell’area tecnica di fronte alla panchina. Devo rimanere più tranquillo ma le mie espulsioni non arrivano mai per offese agli arbitri”.