Tagli ai costi della politica, il comando passa ad Ardizzone. L’Ars boccia gli aumenti dei canoni demaniali

di Redazione

» Politica » Tagli ai costi della politica, il comando passa ad Ardizzone. L’Ars boccia gli aumenti dei canoni demaniali

Tagli ai costi della politica, il comando passa ad Ardizzone. L’Ars boccia gli aumenti dei canoni demaniali

| mercoledì 18 Settembre 2013 - 18:25

palazzo dei normanni interno

PALERMO, 18 SETTEMBRE 2013 – “Non escludo che, con l’assenso dei gruppi parlamentari, possa essere io stesso a presiedere la commissione per la spending review”. Lo ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone poco prima di entrare in Aula per la prima seduta dopo le vacanze. “Non lo escludo assolutamente, anzi chiederò la collaborazione dell’onorevole Cracolici (che ha scelto di dimettersi, n.d.r.) che ha fatto un ottimo lavoro”, ha aggiunto.

 

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, intanto, ha confermato l’applicazione dal primo gennaio 2014 del decreto Monti che taglierà drasticamente le buste paga dei parlamentari che ammontano a circa 12.000 euro netti la mese.

 

Sull’ipotesi di conferire mandato alla prima commissione per redigere il ddl sul recepimento del decreto Monti in Sicilia, Ardizzone ha risposto fermamente: “Non scherziamo, è una materia di cui si è occupato l’ufficio di presidenza, esiste un mandato dell’Ars che conferisce poteri alla commissione, sui fatti istituzionali non si scherza, credo che Forzese abbia voluto fare una battuta”. “Ho la sensazione – ha ribattuto il presidente della prima commissione Marco Forzese – ormai forte che l’onorevole Ardizzone non gradisca il mio ruolo in commissione Affari istituzionali e che mi attribuisca una sonora sconfitta dell’Udc di cui non sono responsabile”. “Le dimissioni di Cracolici – ha proseguito Forzese – dimostrano il fallimento della commissione, pensavo nel rispetto dei nostri ruoli istituzionali, di avere fatto una proposta utile. Invece mi rendo conto che si tratta di una revanche personale, Ardizzone ce l’ha con me, non è mai venuto in commissione, non ha mai presenziato ai lavori mentre Crocetta è venuto innumerevoli volte, lui e il suo partito hanno ancora una volta colto l’occasione per delegittimarmi, cosa che non consentirò accada oltre”.

 

L’Assemblea ha poi approvato all’unanimità la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, primo firmatario Giancarlo Cancelleri, sull’aumento dei canoni demaniali. “Se il provvedimento non fosse stato stoppato – dice Cancelleri – ci sarebbe stata la moria dei lidi. Io scapperei se il mio padrone di casa mi prospettasse un aumento del seicento per cento del canone di locazione e infatti 20 su 25 imprese del settore si erano dette pronte a chiudere se l’aumento prospettato fosse divenuto operativo”.

 

L’Ars terrà seduta domani per avviare la discussione generale del disegno di legge costituzionale “Modifiche dello Statuto della Regione siciliana aventi ad oggetto disposizioni in materia di ripudio della mafia a tutela dei diritti dei cittadini” e modifiche alla legge regionale del 12 gennaio 2012 n.8 sulla Costituzione dell’Irsap”. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo dell’Ars che si è riunita con il presidente della Regione Crocetta. La capigruppo ha stabilito che dal 24 settembre l’Aula tratterà alcune mozioni in materia di eolico – per questo l’assessore all’Energia Niccolò Marino è stato ascoltato in Commissione Antimafia – e per attivare le misure di salvaguardia previste dall’articolo 7 dell’accordo tra l’Ue e il Marocco e promuovere il born in the Sicily.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820