NAPOLI, 18 SETTEMBRE 2013 – Alcuni fusti contenenti rifiuti tossici, probabilmente fanghi industriali, sono stati trovati in un terreno a Casal di Principe, in provincia di Napoli.
Sulla base delle rivelazioni di un collaboratore di giustizia, che avrebbe indicato il punto in cui i rifiuti erano stati interrati, i tecnici dell’Arpac e i Vigili del fuoco di Caserta, insieme al Nucleo operativo dei Carabinieri di Casal di Principe, hanno scavato fino a 9 metri di profondità nei pressi di via Sondrio. A dare inizio all’operazione sarebbe stato un collaboratore di giustizia, il cui nome non è stato reso pubblico, che ha dichiarato: “Sotto quel terreno c’è il contenuto di venti camion”.
La prima ipotesi circa l’identità del collaboratore era ricaduta su Carmine Schiavone, il quale ha fornito recentemente parecchie rivelazioni circa gli sversamenti effettuati dal clan dei Casalesi, ma nonostante i luoghi siano gli stessi indicati durante le sue confessioni, la persona in questione non è lui.
Lo stesso Schiavone avevea dichiarato durante un’intervista a SkyTg24: “Io certe cose, come i luoghi esatti dov’è interrata l’immondizia più pericolosa, le ho dette nel 1997 durante le audizioni in commissione Ecomafie. Sapete cosa mi dissero? Che era impossibile bonificare perché servivano troppi soldi”.
Gli scavi, iniziati su delega dei pm del DDA di Napoli, Giovanni Conzo e Luigi Fandolfi, potrebbero protarsi per qualche giorno per stabilire l’eventuale radioattività dei rifiuti. Una ludoteca per bambini, distante qualche metro dal luogo degli scavi, è anch’essa stata chiusa.