PALERMO, 18 SETTEMBRE 2013 – La serie di eventi organizzati per la Settimana delle culture si fregia della presenza di Gino Strada. Il papà di Emergency ha tenuto una vera e propria lectio magistralis davanti a centinaia di persone, in un cinema De Seta stracolmo, che hanno ascoltato in religioso silenzio.
Strada parla a braccio, a ruota libera come suo solito, racconta della storia dell’associazione da lui creata nel 1994 e dei motivi che lo hanno spinto a donare la sua intera esistenza per l’assistenza, la riabilitazione, la rieducazione delle vittime di tante guerre sparse per il mondo e lancia i suoi appelli, di uomo che con quegli orrori si è trovato faccia a faccia più volte, contro ogni conflitto. L’inizio dell’intervento, tuttavia, è rivolto, non senza un po’ di stizza, ai giornalisti che lo hanno assediato prima della conferenza. “Sono stato preso d’assalto da un sacco di giornalisti – dice Strada – che mi hanno sommerso di domande: mi hanno chiesto di politica, nazionale ed estera, di spese militari, di guerra, ma nessuno che mi abbia rivolto una domanda su Emergency”.
Il clima si distende, anche grazie al lavoro dei volontari palermitani dell’associazione. “Non capisco perché – continua il chirurgo – ci si ostini a voler far distinzione tra armi convenzionali e armi non convenzionali. Perché usare le armi chimiche contro i civili è un crimine mentre non lo è il massiccio utilizzo di mine antiuomo che viene fatto in ogni guerra? E soprattutto, perché dovrei accettare di prendere ordini in tal senso da un Paese che ha usato un’arma terribile come la bomba atomica contro dei civili?” I racconti delle vite salvate negli ospedali di Emergency toccano la platea che non si risparmia negli applausi, neanche quando Gino Strada, sentito il parere di una rappresentante del comitato No Muos si dichiara apertamente contrario al sistema radio statunitense. “Ditemi, quante basi militari italiane ci sono in America?”
Ad ascoltare tra il pubblico anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che, chiamato a intervenire in coda all’evento, ha offerto a Gino Strada la cittadinanza onoraria. “Sarà un’altra occasione per vederti a Palermo – dice Orlando. – Una città che vuole dimostrarsi aperta e tollerante e piena di gente che crede che tra l’articolo 10 e l’articolo 12 della Costituzione ve ne sia un undicesimo che sancisce in modo chiaro che la nostra nazione ripudia la guerra”. Ma il sindaco non si limita a insignire la guida di Emergency, che a Palermo ha un suo ambulatorio che ogni anno dà assistenza a circa 11 mila persone. “La forma di tortura di questo secolo – conclude il sindaco, rivangando una sua vecchia battaglia – si chiama permesso di soggiorno. Le tante vittime nel Mediterraneo sono state uccise dal permesso di soggiorno. Se questo non fosse esistito avrebbero potuto, anziché mettere diecimila dollari in mano a uno scafista per un viaggio della speranza, venire da noi in business, evitando molte tragedie”.