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Vucciria, birre e cazzotti: il far west della movida palermitana

PALERMO, 16 SETTEMBRE 2013 – Sono passate più di ventiquattro ore dalla rissa scatenatasi alla Vucciria di Palermo nella notte tra sabato e domenica ma i volti e i nomi di coloro i quali si sono resi protagonisti di questo far west improvvisato rimangono ancora ignoti.

Secondo i presenti in piazza Garraffello, un commento fatto da un ragazzo nei confronti di una giovane ha scatenato l’ira del fidanzato di quest’ultima il quale avrebbe dato il via alla rissa. Lite che si è propagata velocemente nelle vie adiacenti alla piazza e fatta di inseguimenti, scazzottate, lanci di pietre, bottiglie e qualsiasi altro corpo contundente per poi culminare in un accoltellamento.

Decine di persone coinvolte che, però, al momento dell’arrivo della polizia si sarebbero dileguate senza lasciare traccia. Dalla sede della Questura confermano che “l’intervento della squadra arrivata in loco non è praticamente iniziato perché gli uomini della pattuglia non hanno trovato nessuno in piazza Garraffello. Con ogni probabilità saranno scappati via una volta sentite le sirene della volante”.

La ricostruzione degli avvenimenti è stata fatta cercando di vincere la ritrosia dei commercianti della zona o recuperando le dichiarazioni di chi era presente. Gaetano, un ragazzo abituale frequentatore della zona, era presente quella notte ma ha offerto una ricostruzione differente rispetto a quella: “Io sono stato alla Vucciria fino alle sette del mattino e posso dire che non è accaduto nulla. Ci sono state discussioni, come ogni sabato, ma si è trattato di grida, qualche schiaffo, nulla di più”. Un racconto che capovolge nettamente quanto dato ormai per assodato. “Se fosse avvenuto qualcosa del genere – conclude Gaetano – ce ne saremmo sicuramente accorti”.

 

Resta il fatto che la zona è una di quelle maggiormente a rischio. Lo si apprende anche dai dati della Polizia Municipale. “Al 31 agosto sono stati 25 gli interventi compiuti in piazza Graffaello, con irregolarità riscontrate e verbalizzate – spiega il comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Messina -. La maggior parte riguardavano il mancato rispetto dell’ordinanza sui decibel della musica. Per quanto riguarda la vendita di bottiglie di vetro possiamo dire che fino alla sospensione dell’ordinanza comunale sulla movida, la commercializzazione era stata regolare e rispettosa delle norme in materia”.

Intanto dalle sette di questa mattina la zona è passata sotto il controllo dei carabinieri, per quanto riguarda il pronto intervento. Sembra una coincidenza ma questo provvedimento arriva a distanza di 24 ore dall’accaduto. Sicuramente non c’è alcun nesso ma la successione temporale degli avvenimenti fa riflettere.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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