Strage all’U.S. Navy di Washington: 13 morti

di Redazione

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Strage all’U.S. Navy di Washington: 13 morti

| lunedì 16 Settembre 2013 - 15:47

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WASHINGTON, 17 SETTEMBRE 2013 – Una violenta sparatoria nella zona di Washington che ospita il quartier generale della Marina statunitense. In un primo momento, il capo delle relazioni esterne del comando militare, Ed Buclatin, aveva riferito che i morti erano quattro e i feriti otto. Il bilancio si è però aggravato nel corso delle ore: i morti sono saliti prima a sei e poi a tredici.

 

La polizia ha reso noto che i componenti del commando responsabile dell’assalto sarebbe formato da tre individui. Tra i feriti nella sparatoria anche due agenti della polizia del District of Columbia, il portavoce delle forze dell’ordine ha riferito che un’agente è stato colpito vicino la zona dove presumibilmente uno degli assalitori si era barricato. 

 

08:35 – Si cerca ancora di capire il movente che ha spinto Aaron Alexis a far fuoco. Resta da capire anche come è riuscito ad entrare dentro la base militare avendo precedenti penali che lo avevano costretto ad allontanarsi dalla Us Navy entrando nella riserva “non attiva” e quindi iniziando a lavorare per un contractor civile.

 

06:18Avrebbe agito da solo Aaron Alexis, l’uomo ritenuto responsabile della strage di Navy Yard, rimasto ucciso per mano delle forze dell’ordine. “Non abbiamo indicazione che ci sia stato un secondo sparatore – ha detto il sindaco della città, Vincent Gray -, anche se ancora non lo escludiamo del tutto”. Il capo della polizia, Cathy Lanier, ha detto che la richiesta agli abitanti della zona del Navy Yard di rimanere al sicuro è stata revocata.

 

 

Questi gli aggiornamenti di ieri, 16 settembre, il giorno della sparatoria:

 

22.35 – Il numero delle vittime è salito a tredici. 

 

 

21.15 – Sarebbe stato identificato uno degli attentatori, rimasto ucciso nella sparatoria. Si tratta di Aaron alexis, 34 anni, originario del Texas, veterano della Marina pluridecorato. 

 

 

 

 

 

 

20.18 – Sale il bilancio dell’attacco i morti sarebbero almeno dodici. 

 

 

 

18.43Il Presidente Barack Obama è intervenuto in conferenza stampa dicendo che si tratta di: “Un atto di codardia che ha colpito militari e civili a casa nostra. “Una tragedia” di cui ancora non si conoscono i dettagli. 

 

 

 

Dopo la sparatoria sono stati bloccati anche i voli da e per l’aeroporto Ronald Reagan, mentre ai dipendenti della Navy Yard, l’ex area dei cantieri navali, è stato diramato l’ordine di “shelter in place” trovare un riparo. 

 

In un comunicato della Casa Bianca si rende noto che anche il presidente Barack Obama sta seguendo l’evoluzione della vicenda. “Chiediamo – si legge nel comunicato della Casa Bianca – ai cittadini di ascoltare le autorità e seguire le indicazioni che vengono date”.

 

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