PALERMO, 16 SETTEMBRE 2016 – Tre lettere vergate dal pugno di Giuseppe Garibaldi in persona sono state ritrovate all’interno di alcuni volumi e manoscritti consegnati al Comune di Castelvetrano dagli eredi dello storico e drammaturgo Gianni Diecidue. Le lettere sono state scritte in un periodo compreso tra il 1867 e il 1870 ed indirizzate a frà Giovanni Pantaleo, patriota di Castelvetrano e cappellano dei Mille.
A individuarle è stato Vincenzo Maria Corseri, consulente per le attività culturali dell’amministrazione comunale e si trovano in fase di studio e trascrizione in attesa di essere esposte all’archivio storico “Virgilio Titone” di Castelvetrano. Solo di una è già stato completato questo iter. La prima scritta nel 1867 e spedita da Vinci. In questa missiva Garibaldi invita Pantaleo a vigilare sulla solidarietà degli uomini di Chiesa per l’unità d’Italia.
Una quarta lettera indirizzata al frate è stata ritrovata ma fu redatta e inviata da Stefano Canzio, genero di Garibaldi e uomo di spicco dei Mille. Accanto a queste lettere verranno esposti anche manoscritti di rilievo, alcuni dei quali scritti da importanti intellettuali come Gaetano Salvemini.