VITTORIA (RG), 16 SETTEMBRE 2013 – “Il mio gatto impiccato nel giardino di casa non è il primo avvertimento che ricevo ma l’ultimo di una serie. Ora comincio a preoccuparmi soprattutto per la mia famiglia, questa vita sta diventando un inferno”. Queste le parole di Maurizio Ciaculli, imprenditore agricolo e dirigente regionale di Altragricoltura impegnata da anni nella denuncia delle attività illecite nel mondo agricolo.
L’imprenditore ragusano era già stato protagonista l’anno scorso di uno sciopero della fame fatto insieme ad altri due dirigenti di Altragricoltura, Tano Malannino e Tonino Messinese. I tre dirigenti per due settimane hanno sospeso la nutrizione per sollecitare maggiori attenzioni sui temi critici della produzione agricola siciliana.
Nel maggio 2012 ha denunciato alla Guardia di Finanza, che ha aperto un’inchiesta, le pratiche poco ortodosse della grande distribuzione sul territorio siciliano. Ciaculli denunciò il ‘caso’ della melanzana ritrovata sui banchi di un supermercato col marchio della sua azienda senza che lui ne avesse contezza.
“Dal momento delle denunce mi sono arrivati gli avvertimenti – rivela – prima ho ritrovato una gazza morta dentro un sacchetto di plastica davanti al portone di casa, poi alcune settimane fa mentre andavo ad una manifestazione di protesta di Altragricoltrura in Basilicata mi sono accorto che i bulloni di una ruota della mia auto erano stati allentati. Ora il mio gatto impiccato dentro il giardino di casa: è davvero troppo. La mia battaglia per una corretta commercializzazione in agricoltura non si fermerà ma ho denunciato l’ultimo avvertimento macabro che ho ricevuto soprattutto per tutelare la mia famiglia”.