BARI, 14 SETTEMBRE 2013 – Enrico Letta inaugura la Fiera del Levante nel capoluogo pugliese e dalle sue parole, tra una frecciata e l’altra, emerge un chiaro ottimismo per l’Italia: “Possiamo farcela con realismo, determinazione e senso di responsabilità”.
L’Italia deve ripartire anche dal Mezzogiorno che “ha bisogno di politiche adeguate e di gente che si assuma le responsabilità. Le politiche, se efficaci, emancipano la politica dai suoi limiti, limiti ancora forti in Italia e soprattutto al Sud”. Parole coraggiose quelle di Letta in un clima poco sereno causato dalla situazione dell’Ilva.
Il premier però punta soprattutto sulla difesa del proprio operato e di quello del suo esecutivo: “La legge di stabilità la scriviamo noi, non Bruxelles. Abbiamo flessibilità grazie alla trattativa che abbiamo condotto sul cofinanziamento dei fondi europei”. Letta ha fiducia e sostiene che l’Italia non è più tra i paesi “sorvegliati speciali”. Sarebbe finita “l’epoca del rigore fine a se stesso”.
Poi il presidente del Consiglio conclude con un monito rivolto a se stesso: “Io non sono qui a fare manutenzione ordinaria. Non ho accettato un ruolo del genere in questa logica”, l’obiettivo sarebbe “cambiare il Paese.”