Immigrati come detenuti al Cie di Trapani: il prefetto revoca il contratto alla cooperativa Oasi

di Redazione

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Immigrati come detenuti al Cie di Trapani: il prefetto revoca il contratto alla cooperativa Oasi

| sabato 14 Settembre 2013 - 16:33

cie trapani

TRAPANI, 14 SETTEMBRE 2013 – La prefettura di Trapani ha rescisso il contratto con la Oasi di Siracusa, società che da un anno gestiva il Cie di Trapani Nilo. La decisione è stata assunta dopo una serie di segnalazioni sulle carenze dei servizi offerti agli immigrati.

 

Il prefetto Leopoldo Falco, nei giorni scorsi, in occasione della visita al centro di accoglienza del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, aveva già annunciato che avrebbe valutato l’opportunità di rescindere il contratto ed indire una nuova gara per l’affidamento del servizio. Cosa che è stata fatta. Lo scorso primo settembre, infatti, in occasione della visita al Cie del ministro, il prefetto si era detto chiaramente “non soddisfatto della gestione del Cie”.

Secondo l’ultimo dato diffuso da una delegazione dell’Unione camere penali Italiane in visita al Cie a luglio, il 49 per cento di migranti transitati in un anno nella struttura è fuggito. La revoca giunge dopo diverse diffide da parte della prefettura e l’istituzione di una commissione di vigilanza per monitorare l’operato del consorzio. L’Oasi si era aggiudicata la gara d’appalto nell’agosto 2012 con un forte ribasso d’asta: 27 euro a persona rispetto ai 38 della precedente cooperativa. Avrebbe dovuto amministrare la struttura fino all’estate 2015.

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