ROMA, 13 SETTEMBRE 2013 – Tragedia al Policlinico Tor Vergata di Roma: muore una bambina di due anni e mezzo. Gloria Maria Ascia era partita da Gela per un trapianto di midollo ma ha perso la vita durante l’intervento.
La piccola, malata di una rara forma di talassemia, era stata visitata dai medici sia del Cervello di Palermo che del Policlinico di Catania. Ai genitori era stato detto che un intervento sarebbe stato inutile e rischioso, in una fase in cui la malattia non si era ancora manifestata.
All’istituto mediterraneo dei trapianti del Policlinico Tor Vergata di Roma la pensavano diversamente. Così la piccola è partita da Roma insieme alla madre il 3 settembre scorso per un intervento di routine prima del trapianto.
Ma in sala operatoria qualcosa è andato storto. Gloria è morta per un’emorragia interna causata forse da un catetere troppo grosso.
Sarà l’autopsia a far luce su questa tragedia. Intando la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta.
“In merito a quanto accaduto nei giorni scorsi presso il Poclinico Tor Vergata di Roma, dove è avvenuto il decesso di una bambina di due anni”, si precisa, in una nota del Ministero della Salute, che il Ministro Beatrice Lorenzin “fin da ieri, non appena ricevuta la comunicazione da parte del Policlinico di Tor Vergata, ha immediatamente avviato una indagine conoscitiva approfondita sui fatti attraverso il servizio ispettivo del Ministero”.
“Questa tragedia ha lasciato Gela sconvolta – ha detto il sindaco Angelo Fasulo – non si può che restare smarriti quando una giovane vita viene recisa in questo modo. È un fatto che ci segna tutti profondamente, che costringe a pensare e ad interrogarsi. Mi auguro che il Ministro e gli inquirenti facciano presto chiarezza su questa triste vicenda e che i genitori della piccola Gloria possano almeno avere delle risposte. Oggi resta solo il grande dolore, il silenzio e la preghiera. Da genitore, ancor prima che da primo cittadino, voglio testimoniare a nome di tutti i cittadini il più vivo cordoglio al papà e alla mamma di Gloria. Oggi Gela si stringe attorno al vostro dolore”.