HERAT, 13 SETTEMBRE 2013 – Attentato dei talebani afghani al consolato degli Stati Uniti nella provincia occidentale afghana di Herat. Un’autobomba si è lanciata contro gli uffici, poi un commando armato ha preso d’assalto il consolato dando vita a un violento scontro a fuoco con le forze di sicurezza statunitensi. Sette morti.
“Due assalitori hanno fatto esplodere un camion carico di esplosivo all’ingresso del consolato a Herat ferendo quattro guardie di una società di sicurezza privata e due agenti” afghani, ha detto Rahmatullah Safi, capo della polizia di Herat. L’esplosione e lo scontro ha causato il ferimento di sette civili. “Tutti gli attentatori sono uccisi”, ha confermato l’Isaf a Kabul tranquillizzando tutti sulla messa in sicurezza dell’ufficio americano.
Il bilancio dello scontro sarebbe di sette morti, tra queste però “non ci sono vittime americane”, conferma Marie Harf, portavoce del Dipartimento di Stato Usa. Tutto il personale del consolato è stato evacuato in elicottero subito dopo l’attacco. L’attentato è stato rivendicato da un gruppo estremista di talebani afghani: “Un gruppo di mujahedin aspiranti martiri ha attaccato il consolato Usa stamani, uccidendo un numero elevato di persone, americane e locali e distruggendo alcune parti del consolato”, scrive in una nota uno dei portavoci del movimento estremista, Qari Yousuf Ahmad.