PALERMO, 13 SETTEMBRE 2013 – Le mani della Regione su Birgi? Solo per proteggere l’aeroporto. Questa la versione del governatore Rosario Crocetta e dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. La notizia dell’acquisizione da parte di Palazzo d’Orleans del 49 per cento delle quote dell’aeroporto, circolata nella giornata di ieri, aveva destato l’approvazione dei sindaci di Marsala e Trapani, i Comuni con maggiore interesse nelle sorti dello scalo del Trapanese.
Oggi, nel corso della conferenza stampa in cui parte della Giunta ha presentato il lavoro svolto finora, sono state illustrate le ragioni che hanno spinto la Regione ad investire 1,2 milioni di euro per accaparrarsi le quote dell’aeroporto. “Il nostro subentro – dice Bianchi – ha evitato che le quote venissero svendute”.
“Su Birgi – aggiunge Crocetta – c’era un grande pericolo, quello che i privati potessero acquisire la quota della provincia, che per noi vale oltre 10 milioni di euro, per poco più di un milione, creando così un danno non solo alla provincia di Trapani e a Birgi, ma a tutta la Sicilia. Non potevamo far altrimenti. Stabiliremo in futuro se mettere in vendita le nostre quote a migliori condizioni economiche o se sarà possibile una gestione da parte della Regione”.
“Accogliamo positivamente e con entusiasmo la notizia dell’acquisizione da parte della Regione siciliana delle quote Airgest di proprietà della ormai in liquidazione Provincia regionale di Trapani – scrive in una nota Confindustria Trapani – che scongiura il temuto ridimensionamento, se non addirittura la chiusura, del nostro aeroporto. Questo è un segnale di grande interesse sul nostro territorio e una garanzia che l’aeroporto continuerà ad essere considerato un bene di importanza primaria e nello stesso tempo strategico al punto che la Regione ha deciso di investire su di esso”.
“L’ingresso della Regione nella compagine societaria – prosegue la nota – deve considerarsi, però, solo un punto di partenza, non di arrivo. Questa soluzione non deve bloccare i processi già avviati da mesi dai Comuni e della Camera di Commercio, i quali, insieme ai privati, dovranno, comunque, investire su questo Aeroporto, dal quale negli ultimi anni sono transitati milioni di passeggeri che hanno portato benessere e ricchezza, testimonianza ne è l’esponenziale crescita di attività economiche direttamente o indirettamente collegate al turismo”.