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Stamina, il ministro Lorenzin: “Studieremo le motivazioni alla base del parere negativo”

ROMA, 12 SETTEMBRE 2013 – Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin ha dichiarato, dopo le smentite arrivate ieri sera, di aver ricevuto il parere del Comitato scientifico che si è occupato della valutazione del metodo ideato da Davide Vannoni. 

 

”Studieremo attentamente le motivazioni – ha dichiarato il ministro – prima di prendere le nostre decisioni. Intanto consulterò subito i capigruppo delle commissioni Affari sociali e Sanità di Camera e Senato per informare il Parlamento”.

 

“Sarei stata lieta di annunciare a tante famiglie che la loro speranza su questa nuova cura era fondata. Purtroppo, secondo il Comitato scientifico, non è così: le conclusioni, assunte all’unanimità, sono negative”.

 

”Fin dal primo momento – ha detto il ministro – ho affrontato questa vicenda con rigore, trasparenza e la massima libertà di giudizio, attuando le determinazioni assunte dal Parlamento. Studieremo attentamente le motivazioni – ha concluso – prima di prendere le nostre decisioni”.

 

Il ministro della Salute potrebbe “decidere di bloccare la sperimentazione del metodo emanando un decreto o un’ordinanza ministeriale di blocco”. È questo il parere dell’avvocato e segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo.

 

“Il ministro Lorenzin  – dichiara Filomena Gallo – può emettere un’ordinanza ministeriale o un decreto per bloccare la sperimentazione, per mancanza di fondamento scientifico e perchè, partendo da tali basi, si potrebbe venire a creare una situazione di pericolo per la Sanità pubblica. In questa circostanza, quindi – prosegue Gallo – il decreto o l’ordinanza ministeriale ‘supererebbe’ la norma del Parlamento in quanto, eventualmente sussistendo un pericolo di sanità pubblica legato alla sperimentazione del metodo, il ministro della salute, quale responsabile, ha l’autorità di bloccare la sperimentazione stessa”.

 

Quanto alla decisione annunciata dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, di presentare ricorso al Tar contro il comitato scientifico, ”non c’è – afferma Gallo – alcun fondamento giuridico per ricorrere al Tar, dinanzi al quale si possono impugnare atti amministrativi, ma il parere del comitato scientifico non si configura come tale”.

Nel frattempo dal presidente e dal vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, rispettivamente Pierpaolo Vargiu ed Eugenia Roccella, arriva la richiesta di andare avanti con la sperimentazione. È necessario avviare la sperimentazione, affermano, per ”dare risposte ai malati e alle famiglie”.

 

 

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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