PALERMO, 12 SETTEMBRE 2013 – Una cinquantina di lavoratori della formazione professionale ha sfidato la pioggia a Palermo, in piazza Indipendenza, per partecipare a un sit-in davanti alla sede della Presidenza della Regione, dove alle 12 è previsto un incontro con i sindacati sulla vertenza che riguarda circa 1850 dipendenti degli sportelli multifunzionali.
Lavoratori e sindacati sono sul piede di guerra, chiedono maggiore interlocuzione con il governo regionale e soprattutto chiedono lumi riguardo il loro futuro, che dal trenta settembre, data di scadenza dell’ultimo bando rivolto ai 1850 lavoratori. Dopo la manifestazione, andata avanti, nonostante la pioggia, per tutta la mattina, l’incontro con i rappresentanti del governo, i dirigenti Gianni Silvia e Anna Rosa Corsello.
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I sindacati spingono per una proroga. “Considerata l’imminente chiusura degli sportelli prevista per il 30 settembre, con il rischio per il futuro occupazionale dei 1.850 addetti, chiediamo – dice Giovanni Migliore, segretario regionale della Cisl – una proroga che consentirebbe da un lato di garantire il lavoro agli operatori, dall’altro di garantire il servizio al pubblico con continuità fino alla riforma. Durante questo anno, inoltre, potranno essere studiati tutti i correttivi e le novità utili per l’introduzione delle nuove agenzie per l’impiego che potranno operare con una soluzione pubblico-privato”.
Dall’altra parte del tavolo, tuttavia, gli sportellisti non hanno ricevuto le risposte sperate e solo l’intervento del governatore, Rosario Crocetta, che ha rinviato tutto a martedì. “Purtroppo – dice Giusto Scozzari, segretario regionale Flc-Cgil – non si è trattato di un incontro risolutivo. Crocetta ha rinviato tutto a martedì per avere il tempo di fare una verifica sulle risorse di cui dispone la Regione, per poter presentare una proposta”.
“Una cosa estremamente negativa – continua Scozzari – è che da parte del governo regionale, non ci è pervenuto un progetto alternativo a fronte delle nostre richieste di proroga”. Appuntamento rinviato a martedì, dunque, quando si deciderà del futuro del 1580 dipendenti. Tra le ipotesi ancora in divenire, anche quella dell’impiego di parte del personale al Ciapi.
(Foto d’archivio)