SIRACUSA, 12 SETTEMBRE 2013 – Prosegue incessante l’esodo di siriani ed egiziani che affrontano lunghi e pericolosi viaggi in mare, su carrette poco sicure, per raggiungere le coste siciliane, avanposto di un’Europa considerata come luogo di rinascita.
Questa mattina sono complessivamente 199 – 85 uomini, 50 donne e 64 minori – i migranti giunti al porto grande di Siracusa. Il barcone su cui navigavano, dopo il trasbordo dei migranti sulle motovedette della Capitaneria di porto, è stato abbandonato in alto mare alla deriva perché non avrebbe retto molto oltre la navigazione con quel carico di vite umane. L’imbarcazione era stata segnalata nel primo pomeriggio di ieri da un velivolo greco del dispositivo “Frontex” in pattugliamento e successivamente monitorata dal velivolo Manta del nucleo aereo Guardia Costiera di Catania. I migranti sono stati così raggiunti da un pattugliatore di altura della Guardia di finanza e da una motovedetta della Guardia costiera.
Sul molo della banchina della darsena è stato allestito un punto di prima accoglienza, che ha visto impegnati i volontari della Croce rossa e la Protezione civile comunale, dove i migranti appena sbarcati hanno ricevuto la prima assistenza sanitaria. Solo per due migranti è stato necessario il trasferimento all’ospedale “Umberto I” per ulteriori accertamenti.
Anche 7 tunisini sono stati soccorsi ieri a tarda sera sera a 14 miglia dalla costa di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, dalla Capitaneria di porto. Gli immigrati, tutti uomini tra i 20 e i 35 anni, erano su un gommone di circa 4 metri alla deriva per mancanza di carburante. Gli immigrati, dopo le procedure d’identificazione, sono stati condotti nel Cie di Pian del Lago, a Caltanissetta.
E’ stata la Dda di Catania a intercettare e bloccare la nave madre che gestiva un grosso traffico di immigrati dall’Egitto alla Sicilia. Il sistema europeo di controllo Frontex ha intercettato il cargo, lungo 30 metri, a circa 80 miglia dalle coste siciliane mentre venivano sbarcati i 199 migranti poi trasferiti a Siracusi. Secondo la Procura catanese, la nave madre aveva base nel porto di Alessandria d’Egitto: a bordo c’erano quindici omini, tutti arrestati, mentre il cargo adesso si trova nel porto di Catania.
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