PALERMO, 12 SETTEMBRE 2013 – 19”72: se le persone fossero numeri, questi sarebbero i numeri di Pietro Mennea. I numeri che hanno segnato la carriera della Freccia del sud, in quel lontano 1979 a Città del Messico.

19”72 per entrare nella storia: il velocista pugliese scomparso sei mesi fa oggi festeggerebbe il trentaquattresimo anniversario di quel tempo straordinario che fissò per oltre quindici anni il record iridato dei 200 metri piani. Mennea fu battuto solo nel 1996 da Michael Johnson, ail suo tempo eccezionale resta il primato europeo.

Oggi in tutta Italia gli appassionati di corsa e i fan dell’atleta lo ricorderanno attraverso grandi manifestazioni in quello che é stato soprannominato il “Mennea day”. Chiunque potrà partecipare alle manfiestazioni, per correre insieme e interpretare lo spirito di un uomo che ha superato i limiti della sua fisicità per entrare nel firmamento dell’atletica mondiale.

Saranno oltre sessanta le città che ricorderanno tramite gare, mostre e convegni le gesta di Mennea: a Torino gli iscritti alla gare dei 200 metri in onore di Mennea sono 470; a Barletta – città natale di Mennea – è annunciata la presidenza del presidente del Senato Pietro Grasso che interverrà alla cerimonia di posa di una targa celebrativa del record del mondo presso lo stadio comunale della cittadina pugliese; a Palermo le celebrazioni si terranno allo stadio delle Palme e vedranno in pista sia atleti che ex atleti, corridori agonisti e non e atleti paralimpici.

L’iniziativa è stata promossa dalla Fidal, sarà trasmessa in diretta da RaiSport 1 a partire dalle 17.00 e sarà social: l’hashtag ufficiale per Twitter, Facebook e Instagram è #MenneaDay. Ovunque si potrà partecipare versando la quota simbolica di un euro: il ricavato andrà alla Fondazione Pietro Mennea Onlus, impegnata in iniziativo di solidarietà sociale.

E chissà se un tipo introverso come Mennea, sempre in lotta con il mondo, sempre legato al profondo sud dell’Italia, orgoglio dello sport nostrano, uomo di elevata caratura, non avrebbe apprezzato in fondo una giornata interamente dedicata ai quei magici secondi che l’hanno trasformato nella Freccia del Sud.

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