ROMA, 12 SETTEMBRE 2013 – Bob Lady ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica Napolitano. L’ex agente della Cia è stato condannato per il sequestro dell’imam egiziano Abu Omar.
La notizia è di ieri sera e l’ha resa nota Il Corriere della Sera, con una copia della lettera inviata da Lady al capo dello Stato. Lady ha sottolineato la sua azione volta all’anti terrorismo in collaborazione con le forze di polizia italiane, agli ordini però dei “funzionari Usa” e in “collaborazione con alti membri del governo italiano”.
La sua decisione di sottrarsi alla giustizia italiana è stata giustificata con un “Ho avuto accesso a informazioni confidenziali del governo italiano a seguito della mia attività di collaborazione con i servizi”. Lady dunque sarebbe stato costretto a svelare importanti segreti: “Per montare una difesa adeguata avrei dovuto violare sia le leggi degli Stati Uniti che quelle dell’Italia. Non ero allora e non sono adesso disposto a farlo”.
La richiesta di grazie viene impreziosita da un parallelismo con la vicenda dei marò in India: “Il rimedio che le chiedo”, scrive l’ex agente Cia rivolgendosi a Napolitano, “è lo stesso che l’Italia sta sollecitando nel deplorevole caso dei fucilieri di Marina”.