PALERMO, 12 SETTEMBRE 2013 – Arriveranno da tutta Italia e si concentreranno al Palacongressi di Rimini circa duemila alcolisti anonimi per il raduno nazionale dell’omonima associazione. Il convegno inizierà domani venerdì 13 e si concluderà domenica 15 settembre. I temi di quest’anno riguarderanno la Delega, la Fiducia e la Fede.
Delega intesa come mandato riservato a persone del gruppo che intendono farsi carico di servizi agli iscritti all’interno dell’associazione; Fiducia e Fede, perché, come ci ha spiegato Antonio, iscritto di vecchia data, “ognuno mette in mano agli altri iscritti le proprie aspirazioni”.
Antonio da tempo ha deciso di mettersi al servizio di questa comunità e ricopre il ruolo di delegato ai Servizi generali. “Ogni anno ci ritroviamo per raccontare le nostre esperienze, che svisceriamo attraverso vari gruppi di lavoro che si organizzano in sezioni. Ognuna di questa a tema. Il raduno – racconta Antonio – diventa così un momento fondamentale per tutti gli associati e anche per i loro familiari”. Nel convegno di questo fine settimana, infatti, non saranno presenti solo gli Alcolisti Anonimi ma anche i parenti e gli amici di questi ultimi, associati nella sigla Al-Anon.
Tra i partecipanti la maggioranza è sicuramente di sesso maschile, ma negli ultimi anni è in crescita la presenza femminile. E c’è un altro dato che fa riflettere pur essendo in diminuzione, per fortuna: si tratta dell’età media dei nuovi iscritti che oggi si attesta intorno ai 24-25 anni.
Il culmine della tre giorni riminese sarà la Festa della Sobrietà di domenica che prevede la Conta dell’astinenza. “Ogni partecipante – spiega Antonio – di fronte alla platea riunita rivelerà da quanto tempo non assume alcol, ricevendo l’applauso e il sostegno della comunità”. Associazione che, tiene a ricordare Antonio, “sopravvive solo con i contributi dei propri associati e senza alcun aiuto da parte delle istituzioni, locali o nazionali che siano”. Gli Alcolisti Anonimi sono infatti un’Aps, Associazione di promozione sociale.
Interessante è anche il Metodo utilizzato per prendere consapevolezza della propria situazione e procedere nel percorso di riabilitazione. A spiegarlo è Maria Antonia, un’altra dei componenti dell’associazione: “Si chiama Metodo dei 12 passi e consiste in una serie progressiva di affermazioni e step che aiutano a prendere coscienza del problema e ad allontanarsi da esso. Un Metodo dall’efficacia provata, dato che è stato preso come esempio anche da altre associazioni”.
L’importante è rimanere costanti nel proprio percorso: “Il nostro è un motore sempre acceso ma in folle – ammette Antonio, con un paragone calzante -. Dalla nostra condizione non si guarisce mai, e può sempre capitare di ricadere nel problema. Ecco perché riunioni come le nostre diventano fondamentali”.