PALERMO, 11 SETTEMBRE 2013 – Il traffico ferroviario sulla Palermo-Messina è stato interrotto questa mattina a causa di una manifestazione di protesta alla stazione di Santo Stefano di Camastra (Messina). I binari sono stati invasi da un centinaio di persone tra cui alcuni sindaci e amministratori del comprensorio che da giorni protestano contro la soppressione del Tribunale di Mistretta, accorpato a quello di Patti, nel messinese.
I manifestanti chiedono di parlare con il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, e si sono rivolti al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per essere sostenuti nella loro rivendicazione. “Ci stiamo battendo in maniera strenua contro la soppressione dei tribunali di Nicosia (En) e Mistretta (Me). Lo stiamo facendo – dice Piergiacomo La Via, avvocato, responsabile del coordinamento unitario dei manifestanti – perché un territorio di 3.600 chilometri quadrati della Sicilia rischia di ritrovarsi senza alcun presidio di legalità. Ed è un territorio che ha collegamenti precari e con alto tasso di criminalità organizzata. Tutti i sindaci di 19 comuni hanno dato vita a un progetto, approvato con delibera, che è la creazione del tribunale dei Nebrodi. Una proposta che non è stata presa in considerazione dal ministero della Giustizia”. I 19 Comuni a cui fa riferimento l’avvocato La Via sono otto del comprensorio di Mistretta e undici di quello di Nicosia.
“Non ce ne andiamo – incalza l’avvocato La Via – se non vengono il ministro Cancellieri ed il presidente della Regione Crocetta. Non vogliamo un dibattito pubblico, ma chiediamo di essere ricevuti già domani mattina. Soltanto nel caso di un incontro, inizieremo ad allentare la tensione, valutando una sospensione del blocco, altrimenti sarà battaglia ad oltranza”.
“Se dal ministero arriveranno segnali di apertura siamo disposti a sospendere le manifestazioni più eclatanti”. Lo ha detto il sindaco di Mistretta, Iano Antoci, che partecipa con altri amministratori alla protesta alla stazione ferroviaria di Santo stefano di Camastra. “Apprendiamo che il dirigente dell’amministrazione giudiziaria Luigi Birritteri – ha aggiunto Antoci – si è detto disponibile ad ascoltare le ragioni delle popolazioni interessate. Se deciderà di convocarci saremo disponibili ad attenuare le forme di protesta”. In ogni caso continueranno i presidi dei tribunali di Mistretta e di Nicosia per impedire il trasferimento dei fascicoli dalle due sedi giudiziarie soppresse.
I manifestanti, secondo quanto rende noto la società Ferrovie dello Stato, hanno occupato per quasi quattro ore, dalle 7.20 alle 11.15, i binari nella stazione di Santo Stefano di Camastra, nel Messinese. La protesta ha causato la sospensione della circolazione dei treni fra Tusa e Caronia con rallentamenti al traffico ferroviario sulla linea Messina – Palermo. Si sono registrati ritardi fino a 140 minuti e la cancellazione di 6 corse.
Per garantire i collegamenti durante l’occupazione della sede ferroviaria sono stati attivati servizi sostitutivi con autobus. Prima di consentire il ripristino della circolazione ed il passaggio dei treni in sicurezza, è stato necessario attendere l’esito delle verifiche del personale tecnico di Rete Ferroviaria Italiana sull’integrità dell’infrastruttura al termine dell’occupazione.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha incontrato alla stazione di Santo Stefano di Camastra i sindaci e i cittadini che protestavano contro la soppressione delle due sedi giudiziarie. “La Regione siciliana – ha detto – è pronta a sostenere le spese per il funzionamento dei Tribunali di Mistretta e Nicosia”. La proposta del governatore sarà portata domani al ministero della Giustizia dove i sindaci di Mistretta e Nicosia e i rappresentanti dei comitati che guidano le proteste sono stati convocati dal dirigente dell’amministrazione giudiziaria Luigi Birritteri.
In serata arriva una nota in cui il presidente della Regione Siciliana dichiara di aver scritto una lettera al Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, per affrontare la questione che riguarda la chiusura di alcuni tribunali siciliani. “Ritengo sia fondamentale la tutela di quei presidi di legalità – ha detto Crocetta – ed è mia intenzione chiedere che il governo nazionale riveda la propria posizione con una nuova legge, tenendo conto che c’è la disponibilità della Regione Siciliana a contribuire per il mantenimento in vita dei tribunali siciliani, strategici ed essenziali per la legalità e la lotta contro il sistema mafioso. Per discutere di questo, – conclude il presidente – la prossima settimana incontrerò a Palazzo d’Orleans i sindaci delle città interessate”.
”Siamo pronti – ha detto il sindaco di Mistretta, Iano Antoci – a chiedere di accorpare i due Tribunali per creare un unico Tribunale dei Nebrodi. Si potrà così rientrare nei parametri previsti dalla spending review e assicurare il servizio in due centri che ricadono in aree disagiate”.
Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, Francesco Greco, in relazione alle dichiarazioni del presidente Rosario Crocetta, sulla possibilità che la Regione possa farsi carico delle spese per il mantenimento dei Tribunali di Nicosia e Mistretta ha dichiarato: “L’interessamento appare tardivo, considerato che il Presidente Crocetta non ha partecipato ai numerosi incontri, ai quali era stato invitato, organizzati nei mesi scorsi dall’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia per affrontare tempestivamente il tema. Abbiamo perfino organizzato una riunione a Gela, confidando che il Presidente Crocetta fosse lì indotto ad intervenire. Finalmente, oggi, un segnale, che raccogliamo con piacere ed entusiasmo e di cui ringraziamo il Presidente Crocetta. Speriamo solo che non sia troppo tardi e che alla manifestazione di intenti del Presidente Crocetta seguano passi concreti.”