In Sicilia è ormai guerra aperta tra Crocetta e Lupo

di Redazione

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In Sicilia è ormai guerra aperta tra Crocetta e Lupo

| martedì 10 Settembre 2013 - 14:24

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GELA (CL), 10 SETTEMBRE 2013 – Il Pd ha degli assessori in giunta, esprima una valutazione sui propri e indichi quali vuole cambiare”. È questa la secca risposta del governatore Crocetta al leader dei suoi alleati del Partito democratico che pare stia pressando per un rimpasto. “Crocetta sfugge a un confronto”, attacca il segretario del Partito democratico Lupo. E il gruppo del Pd all’Ars aggiunge: “Si occupi delle emergenze della Sicilia”.

 

La polemica Pd-Crocetta è stata sollevata dai cronisti durante la visita lampo del governatore della Sicilia a Gela. E sulla richiesta di rimpasto del segretario regionale dei democratici Giuseppe Lupo, Crocetta ha detto: “Uno addirittura ce l’ha indicato proprio Lupo. Cosa vuole adesso, che sia io esprimere un giudizio negativo sugli assessori che hanno lavorato bene e cambiarli con quelli che dicono loro? Non credo che sia una cosa accettabile e giusta. Credo che Lupo non voglia risolvere questa situazione ma che voglia andare a uno scontro duro”.

 

”Sono disponibile al dialogo, al confronto, mentre lui – ha aggiunto – si dice indignato. Ma di che cosa?”. A chi gli fa notare che Lupo ha detto che non è una questione di poltrone, Crocetta risponde: ”Se ci sono degli assessori su cui loro non esprimono un giudizio negativo, però li vogliono cambiare, come definire questo giochetto se non un gioco di poltrone?”. Rispondendo alla domanda se ci sarà il rimpasto in giunta, Crocetta dice ”sì, ma non generalizzato. Perché diventerebbe una sorta di sfiducia al governo. Lupo non indica chi, dove e perché cambiare. Lui cerca lo scontro, quello scontro che dura da anni in un partito il cui congresso è stato e continua ad essere influenzato fortemente dalle tessere della formazione. È inutile che si inventa queste fesserie sul Megafono. Qui è il compagno Crocetta del Pd a parlare. Tutti i candidati alla presidenza delle regioni fanno le proprie liste e non si capisce perché in Sicilia si dovrebbe fare eccezione. Non c’è un Crocetta antipartito. Crocetta è disponibile al dialogo, confrontiamoci. Però Lupo non può giocare allo sfascio”.

 

“Io sono del Pd, bisogna vedere se c’è Lupo, visto che vuole distruggere il partito. Non possiamo pensare ad un rimpasto generalizzato. Sarebbe un atto di sfiducia nei confronti del Governo”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a Gela, durante la presentazione di alcune opere strutturali. “Il resto del partito – ha aggiunto – non è con la linea di Lupo, che cerca da anni lo scontro. Il congresso del Pd è stato influenzato fortemente dalle tessere della formazione e continua ad esserlo. Se lui vuole che si continui in quel modo faccia pure. Sul Megafono si sono inventati una cosa che non esiste, come se io fossi un antipartito. Tutti i presidenti hanno una lista. Lupo non può giocare allo sfascio”.

 

Pronta la replica, ironica e sarcastica, del segretario Lupo: “Il presidente continua in modo strumentale ad alzare polveroni, usando toni volgari e intimidatori, per sfuggire al confronto sui temi posti dal Pd. Ricordo a Crocetta che il congresso l’ho stravinto, ottenendo oltre diecimila voti in più del suo candidato. Si ricordi anche che sono stati molti i lavoratori della formazione professionale, che ora tende a criminalizzare, che hanno votato per lui. Non può pensare pertanto che i suoi voti profumino mentre quelli di altri puzzino perchè sono espressi dagli stessi elettori”.

 

“Crocetta che accusa il Pd, sbagliando, di andare alla ricerca di poltrone -continua Lupo – dovrebbe piuttosto spiegare alla Sicilia perchè assegna incarichi ben retribuiti soltanto ai suoi amici del Megafono. É ridicolo e paradossale inoltre che chieda spiegazioni al Pd sugli enti di formazione professionale quando dovrebbe essere proprio lui a controllare e vigilare sui fondi assegnati agli enti. Nessuno di noi – prosegue Lupo – cerca lo scontro personale ma siamo seriamente preoccupati perchè il governo regionale non risponde ai problemi della Sicilia. É Crocetta che cerca la rissa per sfuggire al confronto chiesto dal Pd per una necessaria svolta di governo. Inoltre, il compagno Crocetta – aggiunge Lupo – se vuole la tessera del Pd aderisca al gruppo parlamentare del Pd all’Ars e sciolga i gruppi consiliari del Megafono nei consigli comunali”.

 

E, a dar man forte a Lupo, è intervenuto oggi il gruppo del Pd all’Ars, riunito per ore a Palazzo dei Normanni: “Ci sono una serie di emergenze da affrontare, prima su tutte quella del ‘lavoro’, rispetto alle quali la sfida è sul merito: riforma delle Province; legge sull’acqua pubblica; proposte chiare su rifiuti; una politica chiara e coerente in materia di energia; la soluzione della vicenda dei precari; un’attenzione puntuale ai problemi dei Comuni ed in particolare dei piccoli Comuni; la legge elettorale regionale; la necessità di avviare un reale confronto con tutte le categorie e forze sociali; la riforma del mercato del lavoro; un punto fermo e definitivo sulla Formazione professionale e sugli Sportelli multifunzionali, per voltare definitivamente pagina rispetto al sistema degli Enti e agli sprechi del passato, per collegare la Formazione al mondo produttivo garantendo al tempo stesso tutti i lavoratori; politiche di sviluppo e Patto dei sindaci, ancora all’anno zero; Bilancio e Finanziaria da approvare entro l’anno. Per affrontare questi temi occorre un’azione forte ed una visione condivisa fra governo e maggioranza sulle soluzioni da adottare: è illusorio pensare di cambiare la Sicilia creando un muro tra Governo e Parlamento, quasi si avesse paura del confronto, addirittura immaginando di impedire eventuali presenze di deputati nella Giunta. A chi pensa di separare ancora di più il Governo dal Parlamento, l’azione di Governo dai gruppi parlamentari, diciamo che bisogna andare nella direzione opposta”.

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