Beni confiscati per lo sviluppo: il viceministro Bubbico in viaggio nell’antimafia

di Redazione

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Beni confiscati per lo sviluppo: il viceministro Bubbico in viaggio nell’antimafia

| martedì 10 Settembre 2013 - 11:10

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PALERMO, 10 SETTEMBRE 2013 – Un tour fra beni sequestrati alla mafia e iniziative per il loro recupero produttivo per il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. Prima tappa ad Altavilla Milicia, al centro culturale ‘Cambio rotta’, in un immobile sequestrato al boss Salvatore Geraci.

 

La villa sul mare, di 1500 metri quadrati, è stata affidata al consorzio Ulisse che conta 18 cooperative, e ha goduto di un primo finanziamento di 20 mila euro da parte di Unicredit. Il progetto, a lungo termine, è di trasformare lo spazio in ostello.

“Occorre alimentare la dimensione produttiva dei beni confiscati, rivedendo alcune criticità – ha sottolineato Bubbico – . Solo mettendoli a valore si può combinare la dimensione simbolica della restituzione alla collettività dei patrimoni illeciti con quella sociale, garantendo cosi importanti opportunità di lavoro nei tempi più veloci possibili”.

“Attualmente la struttura funziona come centro culturale polivalente, dal prossimo anno vorremmo ospitasse una scuola di cucina mediterranea – ha detto Davide Ganci, presidente del consorzio – L’idea è di rendere la villa funzionale per nove mesi l’anno”. Dopo Altavilla Milicia Bubbico visiterà l’agriturismo di Portella della Ginestra, sarà a Piana degli Albanesi per un pranzo di lavoro con i soci e con i presidenti delle cooperative che gestiscono beni confiscati e con i rappresentanti del Consorzio Sviluppo e Legalità dei comuni del Corleonese; a San Cipirello visiterà la Cantina Cento Passi del Consorzio Libera Terra.

 

“Sarebbe necessario istituire un fondo di rotazione per dotare di capitali iniziali le cooperative che hanno in gestione il bene – propone Bruno Busacca, responsabile Relazioni istituzionali di Legacoop – attingendo al fondo giustizia. Un contribuito che verrebbe restituito dalle coop una volta superata la fase iniziale, spesso la più difficile”. Con il ministro sono presenti il questore Nicola Zito, il presidente di Legacoop Sicilia, Elio Sanfilippo e Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo.

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