PALERMO, 9 SETTEMBRE 2013 – Non sarà un autunno facile per il mondo del lavoro. La disoccupazione è aumentata, come hanno dimostrato gli ultimi dati trimestrali diffusi dall’Istat, e le condizioni di chi un’occupazione ce l’ha non sono delle migliori. In questi mesi caldi, torneranno a incrociare le braccia in tutta Italia, periodicamente e ripetutamente, diverse categorie. Oggi tocca al trasporto pubblico di Palermo, Benevento e Torino, mentre è stato revocato quello dell’Atac di Roma.
“Eravamo tutti molto preoccupati per questo sciopero – ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino. – Dichiarare uno sciopero nel primo giorno di scuola evidentemente avrebbe creato grandissimi disagi alle famiglie. Ma i lavoratori dell’Atac hanno compreso che c’è un’amministrazione che con serietà vuole confrontarsi con loro, creare nuovo lavoro, nel rispetto di ognuno”.
Luglio e agosto hanno dato una tregua al cittadino delle grandi città: niente ingorghi, niente disservizi, niente deviazioni del traffico a causa di sit in e manifestazioni. Ma si trattava soltanto di ferie. Con l’autunno, la scuola e il lavoro riprendono anche le proteste. A Palermo, per esempio, oggi scioperano per 4 ore i mezzi dell’Amat; torna in strada, in corso Calatafimi, la formazione professionale e incrociano le braccia i dipendenti degli ex supermercati Despar, che si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura del capoluogo.
“La società ha posto in essere tutte le procedure per liberare i punti vendita – scrive il sindacato uiltucs Sicilia – chiediamo di poter realizzare in tempi brevissimi un incontro finalizzato alla riapertura dei punti vendita e alla garanzia dei livelli occupazionali”.
“È innegabile – scrivono i sindacati in merito allo sciopero dei mezzi Amat di Palermo dalle 9.30 alle 13.30 di oggi – che fra coloro che dovrebbero operare per la riorganizzazione strutturale dell’Azienda, dal Presidente al Cda, al Direttore generale, l’unica cosa che registriamo è un allarmante immobilismo e come risposte solo chiacchiere e invece di rilanciare l’Amat con operazioni di trasparenza ed efficienza, si continua a perseverare in logiche clientelari e favoritismo, sempre a danno di chi giornalmente fa il proprio lavoro con impegno, dedizione e professionalità e con idee sulla riorganizzazione di servizio, che rispecchiano programmi già bocciati dalle parti sociali”. I mezzi pubblici si fermeranno anche a Pisa, Livorno, Lucca e nella Regione Umbria l’11 settembre.
Si fermano oggi anche i dipendenti di Sea e Sea handing, le società che rispettivamente gestiscono gli scali e le operazioni a terra dei velivoli negli aeroporti di Linate e Malpensa a Milano e Bergamo.Lo sciopero è stato proclamato sia dal Cub-Traporti che dall’Usb Lavoro Privato, dalle 10 alle 14.
Da domani, invece, difficoltà agli sportelli postali per lo sciopero indetto dai Cobas dei dipendenti delle Poste. Mentre sarà a rischio anche l’attività nei Tribunali: dal 16 al 20 settembre è stato proclamato dall’Unione delle Camere Penali Italiane lo sciopero degli avvocati penalisti che si asterranno dalle udienze e dalle attività giudiziarie (escluso il circondario di Nocera Inferiore).
Una situazione, quella degli scioperi, che non conosce tregua e che si aggrava ogni giorno di più di fronte all’immobilismo della politica e delle Istituzioni. Effetti di una crisi economica che nelle parole di alcuni pare a tratti scongiurata ma che ci investe ogni volta che restiamo impantanati nel traffico per via di un corteo fatto di persone che lotta per il rispetto dei propri diritti di lavoratori.
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