PALERMO, 7 SETTEMBRE 2013 – È scontro tra la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, e alcuni dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che da ieri stanno “occupando” il tetto di Montecitorio per protestare contro la modifica dell’articolo 138 della Costituzione, quello che disciplina il meccanismo di aggiornamento della Carta.
“È contraddittorio – ha scritto questa mattina Boldrini su Twitter – difendere la Costituzione occupando la sede del Parlamento, cuore della democrazia. Senza contare i costi di tutto ciò…”.
Secca la replica, sempre sul social network cinguettante, della parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Claudia La Rocca: “Ma come fai a parlare di costi? Sono sul tetto per difendere la Democrazia. Basta con le ipocrisie e le strumentalizzazioni”.
E di ipocrisia “di certe figure istituzionali” parlano alcuni parlamentari pentastellati siciliani su Facebook, a sostegno dei propri colleghi nazionali: “Da mesi con le loro azioni (i parlamentari, n.d.r.) stanno sputando sulla Costituzione e sulla dignità degli Italiani. Fanno di tutto per proteggere il condannato Berlusconi e non si scandalizzano di tutti i pregiudicati seduti a Montecitorio. E ora fanno la Morale su 12 ragazzi che stanno portando avanti una lotta giusta in difesa della carta fondamentale della nostra Repubblica, carta che loro cercano di stuprare per poi poter continuare a fare i loro interessi! Vergognatevi se avete ancora un briciolo di dignità!”.
Ancora una volta, quindi, i deputati del Movimento 5 Stelle hanno scelto la via dell’azione eclatante per far passare il loro messaggio. Tra i parlamentari sul tetto Laura Castelli, Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista, Alessio Villarosa, Manlio Di Stefano, Dalila Nesci, Sergio Battelli, Filippo Gallinella, Edera Spadoni, Massimo Artini e Giuseppe D’Ambrosio. I 12 parlamentari hanno passato la notte sul tetto in compagnia soltanto di qualche barretta di cioccolato, di un po’ di frutta, di poche coperte e delle loro idee e convinzioni. “Abbiamo ricevuto chiamate e messaggi di Grillo e Casaleggio – raccontano – erano entusiasti per quel che abbiamo fatto, ci hanno fatto i complimenti ed erano molto, molto contenti”. Lo striscione con la scritta “La Costituzione è di tutti” è ancora lì, srotolato e sventolante accanto alla Torretta di Montecitorio. La protesta proseguirà a oltranza.