PALERMO, 7 SETTEMBRE 2013 – All’Unione Europea serve “un salto di qualità” e le elezioni del maggio 2014 assumono “una valenza cruciale”. È questo il cuore del messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della trentanovesima edizione del Forum di Cernobbio.
“La Ue rimane un modello di successo – ha scritto il capo dello Stato – che non ha perso la sua vitalità e capacità di attrazione”. Napolitano, in occasione della trentanovesima edizione del Forum di Cernobbio, ha inviato ad Alfredo Ambrosetti, presidente Onorario di ‘The European House-Ambrosetti’, un messaggio, letto dal senatore Mario Monti, in cui sottolinea che il forum “si conferma, anche quest’anno, una importante occasione di confronto e scambio di opinioni sulle sfide politiche, economiche e sociali che le nostre società e le nostre istituzioni si trovano ad affrontare”.
“Le gravi difficoltà dell’economia e dell’occupazione su scala europea e le ricorrenti inquietudini dei mercati hanno evidenziato – sottolinea Napolitano – la necessità di rafforzare, completandola, l’Unione fondata sull’integrazione monetaria, in modo da renderla effettivamente strumento di promozione di un convergente e stabile sviluppo economico e sociale. In sintesi, ciò ha messo in luce, con estrema chiarezza, l’urgenza di procedere, seriamente e senza tentennamenti, verso una reale unione politica”.
Secondo il capo dello Stato italiano, quindi, l’Unione europea è chiamata oggi a questo “salto di qualità”: procedere sulla via dell’integrazione le consentirà non solo di acquisire maggiore autorevolezza politica ma anche maggiore capacità di attirare capitali, risorse tecnologiche e umane, capaci di stimolare e sostenere la ripresa, l’occupazione e l’innovazione. “Perchè ciò avvenga – ha concluso Napolitano – occorre che l’Europa riguadagni consenso e fiducia tra i propri cittadini, vera forza propulsiva dell’Unione: l’occasione dell’appuntamento elettorale del maggio 2014 assume una valenza cruciale, nel confronto con pericolose correnti di scetticismo e di rifiuto verso l’indispensabile ulteriore integrazione”.