CATANIA, 7 SETTEMBRE 2013 – È morto il professore emerito di Diritto privato e di Filosofia del diritto della facoltà Giurisprudenza dell’università di Catania, Pietro Barcellona. Aveva 77 anni.
È stato componente del Csm, ha diretto il Centro per la Riforma dello Stato, fondato con Pietro Ingrao, ed era uno degli editorialisti del quotidiano La Sicilia.
“Con la scomparsa di Pietro Barcellona – afferma il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta – perdiamo una delle figure più rappresentative della vita intellettuale del dopoguerra. Giurista insigne, docente universitario e intellettuale a tutto tondo, dotato di straordinaria umanità e generosità, Barcellona – conclude il sottosegretario – è stato per me e per tante generazioni un esempio, anche per il suo impegno nel campo del pensiero della sinistra: un impegno senza confini, libero da condizionamenti e riconosciuto in tutta Italia”.
“Chi ha avuto la possibilità di conoscere Pietro Barcellona – ha affermato in una nota la senatrice del Pd anna Finocchiaro – e di poter guardare a lui come un grandissimo maestro oggi vive una giornata di enorme tristezza, una tristezza che si estende all’intero Paese che perde una personalità così notevole e attiva in molti campi, non solo in quelli del diritto. A lui va la mia eterna riconoscenza per quello che mi ha saputo trasmettere”.
“Quella di Pietro Barcellona è una gravissima perdita – ha detto Fabrizio Cicchitto, parlamentare del Pdl – perché si è trattato di uno dei pochi intellettuali di formazione marxista capaci di cogliere le novità di un mondo che ha fatto saltare tutti gli schemi ideologici tradizionali. Nei suoi ultimi libri questa capacità di andare oltre ogni schematismo e dogmatismo è evidente e tale da dare un contributo di modernità all’analisi del mondo contemporaneo”.
Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, commentando la notizia della scomparsa del professore Pietro Barcellona, ne ha ricordato la figura di “cattedratico di riconosciuto valore e di intellettuale, colto, sempre originale; una personalità tormentata dal dubbio anche quando esprimeva certezze assolute”.
“Un grande giurista, ma soprattutto un uomo che sapeva andare oltre all’appartenenza e all’apparenza”. Così l’ex sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, ricorda il prof. Pietro Barcellona, al quale aveva assegnato il premio Candelora d’oro. “Ho incontrato il prof. Barcellona da allievo all’università – aggiunge Stancanelli – un docente di altissimo professionale, poi ho conosciuto l’uomo, l’intellettuale che sapeva guardare a ciò che unisce, al confronto anche tra le diversità, che pensava all’interesse comune e non a quello personale. Catania ha perso una voce critica cristallina e sincera, che sapeva andare anche controcorrente, ma sempre con intelligenza e con grande onestà intellettuale”.