LAMPEDUSA (AG), 7 SETTEMBRE 2013 – Duecentosette migranti, compresi 6 bambini e 35 donne, di cui 2 in avanzato stato di gravidanza, di presunta provenienza nigeriana, siriana e ghanese, sono sbarcati la notte scorsa a Lampedusa.
Erano stati soccorsi e salvati da un pattugliatore della guardia costiera e dalla nave Bettica della Marina militare a 50 miglia a sud di Lampedusa in zona Sar Maltese. Le operazione erano scattate dopo una segnalazione arrivata ieri sera alla centrale operativa della Guardia costiera con una telefonata dalla Libia da numero fisso, che riferiva delle presenza di un barcone in legno con motore in avaria, fornendo anche il numero di un telefono satellitare in possesso di uno dei migranti che erano sul natante.
A bordo sono state trovate quattro persone malate e sono state inviate sul posto due motovedette classe 300 della Guardia costiera di Lampedusa con a bordo i medici del Cisom (Corpo italiano soccorso ordine di Malta) per prestare i primi soccorsi ai migranti, che sono stati poi condotti a Lampedusa.
Un secondo barcone in difficoltà a 60 miglia da Lampedusa, con 212 persone a bordo, è stato soccorso la notte scorsa dal pattugliatore della marina militare Bettica, in navigazione nel canale di Sicilia nell’ambito del dispositivo di presenza e sorveglianza. Quattro migranti, con il supporto di due motovedette delle Capitanerie di Porto sono stati trasportati a Lampedusa per essere ricoverati. La nave Bettica, con a bordo 168 uomini, 32 donne e 8 bambini soccorsi, si dirige verso le coste orientali della Sicilia per il successivo sbarco dei migranti previsto per le 18.
Mentre, sono complessivamente 293 i migranti, di prevalente nazionalità siriana, di cui 124 uomini, 58 donne, 111 minori, arrivati con due sbarchi nella tarda serata di ieri ad Augusta, nel Siracusano. Gli extracomunitari, dopo essere stati rifocillati, visitati ed identificati, sono stati accompagnati nelle strutture di accoglienza di Siracusa e Priolo Gargallo.
{youtube}2fqYbPujWR0{/youtube}