In 100 mila alla veglia per la pace a San Pietro

di Redazione

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In 100 mila alla veglia per la pace a San Pietro

| sabato 07 Settembre 2013 - 16:54

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ROMA, 7 SETTEMBRE 2013 – Oggi è il giorno scelto da Papa Francesco per il digiuno in favore della pace. Milioni di persone hanno accolto l’invito del Pontefice, preparandosi ad aderire alla giornata planetaria di “preghiera e digiuno” per la pace “in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero” e in 100 mila circa si sono dati appuntamento a piazza San Pietro.

 

Papa Francesco è arrivato alle 19 in punto alla veglia serale organizzata per chiedere la pace in Siria. Il Pontefice è uscito a piedi dalla basilica vaticana e, in silenzio, si è messo in preghiera sul sagrato accanto all’altare.

 

Le guardie svizzere hanno portato in processione l’immagine della Madonna ‘Salus populi romani’, protettrice di Roma, che si trova originariamente a Santa Maria Maggiore.

 

Siamo abituati a vedere Papa Francesco sempre sorridente, sempre allegro, ma durante questa veglia il suo viso è tirato, è chino verso il basso, in segno di assoluta intransigenza su un tema che ha dimostrato di avere particolarmente a cuore. 

 

Il Papa ha la voce rotta dall’emozione quando parla per l’omeliaE parla in modo chiaro “alla morte non si risponde con il linguaggio della morte. Nel silenzio della croce parla il linguaggio del perdono, del dialogo e della pace”.

 

“Gli esseri umani fatti a immagine e somiglianza di Dio sono un’unica famiglia; l’altro è un fratello e una sorella da amare. Il mondo di Dio è un mondo in cui ognuno si sente responsabile del bene dell’altro”. E il Papa ha quasi le lacrime agli occhi quando parla della sofferenza dei bambini.

  

“Essere persona umana significa essere custodi gli uni degli altri quando si rompe l’armonia c’è la metamorfosi, l’altro diventa l’avversario da combattere da sopprimere. In ogni guerra facciamo rinascere Caino. Ma la pace è possibile”.

   

“Voglio chiedere che ogni donna e ogni uomo di buona volontà possa dire che “la violenza e la guerra non è mai la via della pace”. Supera la differenza verso l’altro e apriti al dialogo, guarda al dolore del tuo fratello e non aggiungere altro dolore, ricostruisci l’armonia che si è distrutta e non con lo scontro ma con l’incontro”.

 

“Finisca il rumore delle armi, la guerra è il fallimento della pace è una sconfitta per l’umanità. La Pace si afferma solo con la Pace”. 

 

“Perdono, dialogo, riconciliazione sono le parole della Pace”.  

 

 

 

(foto tratta dal profilo twitter di Chiara Nardinocchi @ChiaNard)

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