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Service Tax, autonomie, nodo renziani e la Nazionale: la calda giornata di Delrio a Palermo – VIDEO

PALERMO, 6 SETTEMBRE 2013 – Un’agenda a dir poco impegnativa quella del ministro per gli Affari Regionali e delle autonomie, Graziano Delrio, in visita istituzionale a Palermo. Sul tavolo ci sono temi caldi da affrontare e non solo per le alte temperature del capoluogo siciliano (all’interno i video con le interviste).

 

La giornata, infatti, inizia con una protesta, lo “sciopero” di alcuni sindaci siciliani radunati davanti a Palazzo D’Orleans per esprimere la propria preoccupazione in merito alla Service Tax, l’imposta che dovrebbe rimpinguare le casse dei comuni orfane dei ricavi provenienti dall’Imu.

“Capisco bene la situazione dei sindaci – dice Delrio, che è anche stato primo cittadino di Reggio Emilia e presidente dell’Anci fino allo scorso giugno – questo è un anno terribile per i comuni. Dobbiamo stare vicini ai sindaci, per questo è nata la Service Tax, per non lasciare un buco nei bilanci un buco dopo l’abolizione dell’Imu. Questa tassa – continua il ministro – è una vera e propria imposta federale. Il Paese può rinascere solamente con più autonomia e i cittadini devono sapere dove finiscono i propri soldi e come vengono spesi, per questo pensiamo a ripartire da un federalismo che non sia un atto divisivo, ma che unisca”.

 

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Un tema, quello del federalismo, che sta molto a cuore al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha fatto da padrone di casa durante l’incontro con la stampa nella sede istituzionale del Comune a Villa Niscemi. “È opportuno appendere al chiodo del federalismo fiscale il tema delle autonomie locali – replica il sindaco di Palermo – perché fin quando non avremo una legislazione chiara in merito, noi comuni, vivremo nell’incertezza. Siamo gli enti più vicini ai problemi dei cittadini, non dovremmo essere considerati solamente come dei centri di spesa. In questo senso è importante anche che si pensi alla costituzione delle città metropolitane”.

Se, da una parte, il tema delle tasse occupa gran parte dell’agenda del ministro, dall’altra è quello politico a tenere banco e in particolare le mosse legate all’ascesa, nelle gerarchie del Partito democratico, dei consensi legati alla figura di un altro sindaco, quello di Firenze, Matteo Renzi, di cui Delrio è sostenitore della prima ora. Un novero, quello dei renziani a cui da poco si sono aggiunti anche lo stesso Leoluca Orlando e il neo eletto sindaco di Catania, Enzo Bianco. “Il mio – risponde Delrio, sollecitato dai cronisti – è un tour per tutte le città metropolitane, sono stato già a Milano, Torino, Bologna, Napoli e Catanzaro. Luca ed Enzo sono amici da tempo, abbiamo condiviso importanti esperienze all’Anci, non ho bisogno della scusa di Renzi per venirli a trovare. Mi fa piacere, tuttavia, che due così autorevoli esponenti delle autonomie locali apprezzino il programma di Matteo”. Nel pomeriggio, poi, da Palazzo D’Orleans l’apprezzamento da parte del ministro nei confronti di Rosario Crocetta: ”Credo che il governo regionale stia cercando di muovere dei passi interessanti”.

 

Poi l’incontro a porte chiuse con Confindustria, e anche lì il discorso non cambia: Service Tax, patto di stabilità, semplificazione amministrativa, legalità e la presentazione del disegno di legge sulle città metropolitane. “Sono convinto – ha aggiunto Delrio – che Confindustria rappresenti un elemento di riscatto per questa terra. Bisogna uscire dall’ottica del piagnisteo ed entrare in quella della costruzione positiva. Ho una grande stima per il lavoro che state facendo per la Sicilia e per tutto il Paese”.

Federalismo e politica, aree metropolitane e sviluppo economico, ma anche sport, questa sera, con la partita della Nazionale di Prandelli con cui Delrio, che ha anche delega allo sport, concluderà la sua lunga due giorni Siciliana. “Tiferemo tutti – conclude – per una qualificazione rapida della nostra squadra”.

 

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Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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