ROMA, 6 SETTEMBRE 2013 – Stop all’apertura di nuovi centri per i giochi d’azzardo elettronico on line e nei luoghi aperti al pubblico. La moratoria per un anno è stata approvata dal Senato che ha dato il via libera ad una mozione della Lega Nord. Battuto il governo.
Il documento del Carroccio è stato approvato a larga maggioranza nonostante il parere contrario dell’esecutivo. Secondo il ministero dell’Economia e delle Finanze “applicando la moratoria, il Governo compirebbe un atto illegittimo”.
Lo stop, secondo il governo, comporterebbe anche una forte diminuzione delle entrate, danno che secondo il Codacons invece non si configurerebbe. “È assurdo e immorale affermare che, a causa di questo provvedimento, il gettito subirà una pesante riduzione – spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – . Al contrario lo Stato ci guadagnerà e parecchio, considerato che i costi sociali legati al gioco d’azzardo e alle dipendenze da gioco sfiorano quota 7 miliardi di euro, e che un singolo giocatore patologico costa allo Stato 38 mila euro annui”.
Secondo un’analisi di Coldiretti le famiglie italiane spendono ogni anno in gioco d’azzardo una cifra pari ad oltre il 70% di quello che viene destinato all’acquisto di prodotti alimentari.