TERMINI IMERESE, 6 SETTEMBRE 2013 – Atto intimidatorio nei confronti dell’Associazione ATI (Antiracket Termini Imerese): quattro cartelloni pubblicitari esposti dall’associazione sono stati distrutti la scorsa notte.
I manifesti informativi si trovavano davanti alla Villa Palmeri, in un’area concessa dal Comune all’associazione e dove quest’estate si è svolta la manifestazione ”Spazio Libero” contro le mafie e l’usura. I tabelloni sono stati spezzati e buttati nella scarpata sottostante.
Non dei manifesti qualunque, ma quelli che spiegavano le attività dell’associazione e quelli raffiguranti Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Carlo Alberto Dalla Chiesa. “Non è la prima volta che riceviamo minacce – spiega il presidente Paolo Balsamo – , una volta ci è stata recapitata una busta con dei proiettili. Ma noi andiamo avanti. Questi episodi hanno il solo effetto di farmi ribollire il sangue”.
Balsamo è il fondatore dell’associazione, nata proprio dopo un’estorsione da lui subìta. Era il 2005, Balsamo dirigeva un cantiere edile. E puntualmente si presentarono gli esattori del pizzo. Balsamo registrò i colloqui, denunciò tutto e al momento di pagare si presentò con le forze dell’ordine: in tre furono arrestati mentre stavano intascando i soldi.
Un anno dopo nacque l’associazione che oggi conta una quindicina di imprenditori. “Il nostro obiettivo principale – conclude Balsamo – non è tanto quello di fare nuovi associati ma soprattutto di sensibilizzare i più giovani: ce ne sono tanti che hanno voglia di fare, che vogliono impegnarsi in nome della legalità e dell’antimafia”.