PALERMO, 5 SETTEMBRE 2013 – Uno sciopero regionale dei forestali è stato indetto per il prossimo 11 settembre. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati siciliani Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
Lo scioperò sarà “articolato con manifestazioni nelle nove province” dell’Isola, scrivono le tre segreterie in una lettera inviata oggi al presidente della Regione Rosario Crocetta, agli assessori regionali delle Risorse agricole Dario Cartabellotta e al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello e ai presidenti dei gruppi parlamentari dell’Ars. Ma “in assenza di risultati concreti”, avvertono Fabrizio Colonna (Fai), Salvatore Tripi (Flai) e Gaetano Pensabene (Uila), “si terrà anche una manifestazione regionale in concomitanza con l’apertura dei lavori dell’Ars, prevista per il pomeriggio di mercoledì 18”.
L’obiettivo dello sciopero è “sensibilizzare tutto il Parlamento siciliano sulle tematiche dell’ambiente e dell’impiego dei lavoratori”. I sindacati chiedono a Crocetta di essere ricevuti a conclusione della manifestazione dell’11, dichiarando forte preoccupazione sia per il rischio di imminente sospensione del servizio antincendio, che avrebbe gravi ricadute sul patrimonio boschivo dell’Isola, sia per la mancanza di risorse finanziarie “che non permetterebbe agli uffici periferici dell’Azienda foreste di riassumere o prolungare l’attività lavorativa come più volte rassicurato dagli uffici e dagli assessorati”.
“Siamo interessati – affermano Colonna, Tripi e Pensabene – a una forestazione efficiente e utile per il territorio e le comunità siciliane, che assicuri ai lavoratori regole e certezze indispensabili per la produttività del comparto”.
Tre, in particolare, le rivendicazioni sindacali, che sono state scritte nella lettera inviata alle istituzioni: “Provvedimenti immediati e urgenti per la ripresa e la prosecuzione delle attività lavorative in tutto il territorio regionale. Una politica ambientale e di tutela del territorio in tempi brevi, attraverso il riordino legislativo dell’intero comparto e la produttività del settore, per traguardare il rispetto dell’accordo del 2009. Il rinnovo del contratto integrativo regionale, il recepimento del contratto di lavoro nazionale e il pagamento degli arretrati contrattuali”.