DAMASCO, 3 SETTEMBRE 2013 – Il conflitto in Siria non è ancora formalmente scoppiato, ma l’aria nel mediterraneo è sempre più tesa.
Il lancio da parte del sodalizio Usa-Israele di due missili oggi, ventilato da fonti russe che riportano quanto rilevato dal radar Armavis (nella Russia meridionale), e risultati lanciati alle 10:16 dal Mediterraneo centrale verso il Mediterraneo orientale, ha mandato letteralmente in subbuglio organismi internazionali e media di tutto il mondo. Varie le ipotesi che si sono rincorse nel corso della mattinata, da un anticipo di attacco da parte della coalizione filooccidentale alla notizia che si sarebbe trattato semplicemente di palloni sonda, subito smentita.
Poi le conferme: sono sì stati lanciati dei missili, ma si trattava soltanto di un’esercitazione. Il ministero israeliano della difesa afferma di aver compiuto con successo il test di un missile-obiettivo ‘Sparrow’ (passero), che viene utilizzato per simulare attacchi di missili balistici. Prove tecniche di guerra, dunque, con americani e israeliani che mostrano i muscoli all’esercito del presidente Assad, che da par suo avverte l’occidente di essere nient’affatto impreparato.