PALERMO, 3 SETTEMBRE 2013 – Quando lo hanno portato in ospedale con le braccia e le gambe e la testa fratturate hanno detto che si era ferito cadendo mentre tentava di “gattonare”. Ma i medici dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo hanno subito capito che il neonato di tre mesi era stato picchiato dai suoi genitori.
Marito e moglie respingono le accuse, come riporta l’edizione locale di Repubblica, ma sono indagati dalla Procura per tentativo di omicidio. Il piccolo si trova adesso ricoverato nel reparto di rianimazione con danni neurologici e rischia di perdere la vista e l’udito. Il tribunale dei minori lo ha inserito nella lista dei bambini da adottare.
Il neonato venne ricoverato il 14 agosto scorso in gravi condizioni. I medici accertarono che era stato vittima di “sindrome di maltrattamento”. Il padre e la madre sono disoccupati. La donna ha raccontato ai carabinieri: “Sono depressa e spesso è mio marito ad occuparsi di nostro figlio, ma anche lui soffre di depressione e forse per farlo stare zitto lo ha picchiato”.
Entrambi i genitori sono stati sottoposti ad un prelievo di sangue: non sono risultati assuntori di alcol e droghe. I medici hanno anche accertato che pure in passato il neonato sarebbe stato picchiato. Lo dimostrerebbero le fratture ormai ricomposte accertate dagli esami radiografici.
Il pm Carlo Lenzi, che ha iscritto nel registro degli indagati i genitori del neonato di quattro mesi ricoverato all’Ospedale dei bambini con fratture multiple, vuole escludere che le lesioni possano essere causate da una malattia genetica.
Per questo motivo in settimana conferirà l’incarico a un consulente tecnico che valuterà se le fratture possono essere state in qualche modo causate da patologia.