“Candy Crush”, anche un italiano dietro il suo successo

di Redazione

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“Candy Crush”, anche un italiano dietro il suo successo

| martedì 03 Settembre 2013 - 06:21

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ROMA, 3 SETTEMBRE 2013 – Il Guardian ha inserito nella lista delle cento persone più potenti che lavorano nel settore dei media anche un italiano. Si tratta di Riccardo Zacconi che guadagna un rispettabilissimo 56esimo posto in classifica.

 

Sì ma chi è Riccardo Zacconi? Probabilmente il nome a molti non dirà nulla ma di sicuro è tra le vostre App nel cellulare. Stiamo parlando di “Candy Crush Saga” un prodotto della King la società di cui Zucconi è co-fondatore e CEO. Il gioco al momento è uno dei più famosi sia sui dispositivi mobili che su Facebook e che può contate 44 milioni di utenti mensili.

 

Nato a Roma nel 1967 Roberto Zacconi si è trasferito in Germania negli anni Novanta e poi a Londra nel 2001 dove due anni dopo ha fondato, con altri soci, King.com, una società londinese in un primo momento impegnata nello sviluppo di giochi per piattaforme Web come MSN e Yahoo. Il successo è arrivato circa dieci anni dopo con “Candy Crush Saga” ed è stato travolgente.

 

Dopo dieci anni di passione, qualche momento difficile e la radicale trasformazione del mercato con l’avvento di social network e apps, il botto è arrivato con “Candy Crush Saga”: lanciato nel 2012, stabilmente nella classifica delle applicazioni più gettonate su Facebook e sulle piattaforme mobili di Apple e Android.

 

Come scrive Luca Castelli su La Stampa, i numeri del 2013 parlano chiaro: l’intero pacchetto di giochi targati King attira 70 milioni di giocatori al giorno. In un mese, vengono giocate 26 miliardi di partite. E i soldi arrivano attraverso la strada delle opzioni-bonus: l’accesso a “Candy Crush Saga” è gratuito, ma per attivare funzioni extra gli utenti devono pagare cifre che vanno dai 99 centesimi per una vita aggiuntiva a diverse decine di euro per elementi più complessi.

 

Secondo una stima dell’agenzia Think Gaming, “Candy Crush Saga” porta nelle casse di King circa 600mila dollari al giorno e a giugno la società ha deciso di cancellare le inserzioni pubblicitarie all’interno del gioco.

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