PALERMO, 2 SETTEMBRE 2013 – “Dal mese di marzo ben 519 collaboratori scolastici, provenienti dal bacino degli Lsu, in servizio nelle scuole di Palermo e provincia, non percepiscono lo stipendio”. La denuncia è di Mimmo Milazzo, segretario Cisl Palermo Trapani, e Francesco Amato, segretario Felsa Cisl Palermo Trapani.
“È una grave situazione di disagio vissuta dai lavoratori e dalle loro famiglie – dicono i sindacati -, che non può più essere tollerata. Chiediamo che vengano subito sbloccate dal Ministero all’Istruzione i fondi necessari al pagamento degli stipendi arretrati”.
I lavoratori si sono riuniti stamani in assemblea all’Ufficio scolastico provinciale di Palermo. “Il mancato pagamento delle sei mensilità ha messo a dura prova i lavoratori con le immaginabili difficoltà quotidiane della necessaria sopravvivenza delle loro famiglie. Chiediamo dunque una urgentissima convocazione al Prefetto di Palermo di tutte le parti interessate al fine di affrontare la questione degli stipendi e scongiurare così probabili proteste degli operatori che metterebbero in fortissima difficoltà l’avvio dell’anno scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado nel territorio della Provincia di Palermo”.
Questo pomeriggio, a partire dalle 16.30 a palazzo delle Aquile, si terrà l’assemblea regionale degli operatori della scuola siciliani. Tra i temi affrontati nel corso dell’assemblea anche quello del “blocco degli stipendi e dei contratti – scrivono in una nota gli operatori della scuola -, le immissioni in ruolo in Sicilia, le mancate immissioni in tutte le cattedre vacanti e le mancate assunzioni dei docenti di sostegno”.
Sulle incertezze per il futuro di queste figure professionali, i due segretari affermano che “dato che al momento la proroga dei lavoratori fissa la scadenza della convenzione con l’Ufficio scolastico provinciale al 31 dicembre 2013, e si tratta di figure fondamentali per le scuole di Palermo e provincia, chiediamo anche l’attivazione di un tavolo prefettizio per affrontare il tema della loro stabilizzazione che deve essere inserita nel decreto nazionale sui precari della pubblica amministrazione in attesa di pubblicazione, così come si giunse ad una soluzione nella vertenza per la stabilizzazione di analoghe figure professionali dei comuni siciliani grazie alla legge finanziaria del 2007”.